Per decenni fu una foto simbolo della lotta
partigiana sulle Alpi: una giovane senza nome, armata e con alle spalle
dei monti innevati. La sua identità fu scoperta solo nel 2011, grazie a
un servizio del Tgr Rai della Valle d'Aosta: era una ragazza
valdostana, Prosperina Vallet. Lo scatto resta un'icona di quell'epoca e
fino al 31 maggio sarà parte dell'esposizione “Questa è guerra!”
Una giovane donna, armata, avanza tra le
montagne innevate della Valle d’Aosta. Guarda il fotografo e sorride,
nonostante le tragedie che la circondano in quel tragico 1944. Per
decenni questa immagine è stata un simbolo della lotta partigiana:
conservata all’Imperial War Museum di Londra, era stata anche usata come
copertina per libro e una mostra.
Un giallo risolto nel 2011
Nessuno, fino al 2011, sapeva però chi fosse quella bella partigiana.
Quattro anni fa su iniziativa di Emanuela Rosari, ex giornalista
dell’Unità, e di Maria Teresa Zonca, giornalista della sede Rai di
Aosta, inizia un’indagine per cercare il suo nome. Un appello su
Facebook, poi un servizio al Tgr della Valle d’Aosta. Il giorno dopo la
messa in onda all’interno del telegiornale, arriva una telefonata. Una
donna rivela: “Quella giovane è mia mamma”.
L'identità della partigiana
La ragazza della foto finalmente ha un’identità. È Prosperina Vallet,
nata nel 1911 ad Aymavilles, non lontano da Aosta. Lo scatto la ritrae
tra il 2 e il 6 novembre 1944, quando mentre stava cercando di
raggiungere la Francia insieme ad altri partigiani. All’epoca aveva 23
anni.
La storia ritrovata
Le memorie delle due figlie ancora in vita permettono finalmente di
raccontare la storia della bella partigiana. Una donna forte e serena,
ricordano. Il suo nome di battaglia era “Lisetta” e con il marito Rino
Mion militava nella formazione autonoma Vetrosan. Nei decenni successivi
fu cuoca e ristoratrice, fu due volte vedova e perse un figlio. Morì a
87 anni, tra le sue montagne.
Fino al 31 maggio esposta a Padova
Quella foto, che l’ha resa un’icona della lotta partigiana, continua a
parlare di lei e di quel periodo nero nella storia dell’Italia e del
mondo intero. In questi giorni, e fino al 31 maggio, l’immagine che la
ritrae è esposta a Padova, nel Palazzo del Monte di Pietà, nella mostra
“Questa è guerra!”. Tra le oltre 350 fotografie raccontano 100 anni di
conflitti armati c’è anche il ritratto di quella coraggiosa ragazza
valdostana.
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