Il Cern esulta: il bosone di Higgs, che conferma le moderne teorie dell'Universo, esiste veramente
PIERO BIANUCCI
Ginevra
La “particella di Dio” si è rivelata. I dati
presentati al Cern di Ginevra in questi minuti lasciano pochi dubbi,
anche se la conclusione prudente degli scienziati è “servono più
informazioni”. Presente all’annuncio Peter Higgs, il fisico teorico che
propose la particella, particella che infatti, al di là del folclore, è
nota tra gli scienziati come bosone di Higgs, o semplicemente come H. E’
un annuncio storico perché la particella di Higgs è l’ultimo tassello
del Modello Standard che descrive tutte le particelle fondamentali
dell’universo visibile e le forze che le regolano. Un lavoro iniziato
negli Anni 60 del secolo scorso.
Ma la particella di Higgs non è solo l’ultimo tassello. E’ anche il più
importante, perché questa particella, un bosone, cioè una particella che
trasporta una forza, conferisce una massa a tutte le altre. Cioè, per
così dire, le fa esistere. Relatori alla conferenza stampa iniziata
questa mattina alle 9 nell’affollatissimo auditorium del Cern sono stati
Joe Incandelo dell’Università della California, responsabile
dell’esperimento CSM e Fabiola Gianotti (Istituto nazionale di fisica
nucleare), responsabile dell’esperimento Atlas, lui in abito blu e
cravatta, lei maglietta rossa su pantaloni bianchi, entrambi emozionati
ma controllatissimi. Il dato essenziale dell’identikit del bosone di
Higgs è la massa, identificata dagli scienziati in 125,3 GeV
(gigaelettronvolt) con una incertezza di poco superiore a 1 su
centomila.
Un secondo segnale si trova a 135 GeV, e anche questo è stato spiegato in modo convincente. La “firma” del bosone di Higgs è molteplice: è stata riconosciuta nel decadimento in due particelle z, due W, due fotoni gamma, due particelle Tau e in bb. Peter Higgs ha quindi avuto la gioia di veder confermata la sua intuizione. E ora, il Nobel a chi? Non possono essere più di tre, i premiati. Questione aperta.
Un secondo segnale si trova a 135 GeV, e anche questo è stato spiegato in modo convincente. La “firma” del bosone di Higgs è molteplice: è stata riconosciuta nel decadimento in due particelle z, due W, due fotoni gamma, due particelle Tau e in bb. Peter Higgs ha quindi avuto la gioia di veder confermata la sua intuizione. E ora, il Nobel a chi? Non possono essere più di tre, i premiati. Questione aperta.
1 commento:
TEOREMA GENERALE E-N-MIRABILIS DI GALLO
Teorema Generale E-N Mirabilis di Gallo sull’Esistenza degli Eventi Naturali
Condizione necessaria e sufficiente, affinchè qualsiasi fenomeno naturale E si verifichi, è necessario che alla sua base esistano delle simmetrie nascoste, relative ad almeno due sottostati asimmetrici di entropia; in altri termini, se S(E’) ed S(E’’) sono due sottostati asimmetrici di entropia relativi al fenomeno o evento naturale futuro E, l’evento futuro E si verificherà (esisterà) se, e solo se, per tali sottostati risulteranno verificati i seguenti due principi di Gallo:
i) Principio della simmetria nascosta di Gallo:
(CGSN) ih [S(E’)] = – i k[S(E’’)]
essendo i valori h e k le soluzioni (dipendenti da variabili continue o discrete) relative all’equazione (che in generale non è nota) relativa al futuro stato esistenziale di E; ii) il Secondo Principio Generale della Conoscenza di Gallo S(E’) * S(E’’)=E (*) Corollario: Ogni fenomeno naturale esistente può essere giustificato nell’ambito della famiglia dei teoremi ”mirabili” di Gallo e dell’Algebra Mirabilis o Iperbolica di Gallo. Infatti sia i teoremi “mirabili “di Gallo sia l’Algebra Mirabilis di Gallo verificano i principi i) e ii) in quanto sono fondati su di essi. La Teoria delle Stringhe, oltre ad inquadrare tutte le forze fondamentali dell’universo conosciuto nell’ambito della Meccanica quantistica e della Teoria della Relatività Generale, va al di là di quelli che sono i limiti del modello standard (MS) e dei modelli standard supersimmetrici (MSS) , anche se se non è ancora in grado di risolvere il problema relativo alla spiegazione della struttura delle tre famiglie di particelle fondamentali, in modo da ottenere una teoria fisica coerente, nella quale tutte le particelle e i rapporti tra le loro masse siano determinate in modo ben preciso e aderente alla realtà fisica. Ma il problema fondamentale che dovrà esser risolto dalla Fisica delle Particelle Elementari è la determinazione sperimentale dei cinque tipi di bosone di Higgs, previsti nei modelli standard supersimmetrici MSS, in quanto, fino ad ora è noto solo che il più leggero dei bosoni di Higgs, previsto dalla MSS, deve avere una massa inferiore di circa 200 volte a quella del protone.La Teoria quantistica dei campi prevede che ad ogni campo è associata una particella ( o quanto del campo). L’esistenza dei bosoni di Higgs dev’essere reale, in caso contrario l’ipotesi secondo cui la massa derivi delle interazioni con i diversi campi di Higgs risulterebbe errata.
Per approfondimenti:
tuttidentro.wordpress.com/.../amalie-emmy-noether-la-“mamma-dell’alg...
News tratte liberamente dal Codex Cervinarensis (Sezione Teorie Matematiche e Fisiche) di Onofrio Gallo (n 1946 a Cervinara, Valle Caudina) a cura di Umberto Esposito.
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