(Il Quaderno) - Presso la libreria Luidig di Benevento, Lucia Gangale ha presentato il
suo libro “Dai graffiti ad internet” Storia e sociologia dei
mass-media, Ed. Realtà Sannita. Presenti, oltre all’autrice, Emilia
Tartaglia Polcini, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Giovanni Fuccio
Consigliere Nazionale Ordine dei Giornalisti.
Dopo aver riconosciuto il coraggio dimostrato da quanti hanno contribuito alla nascita della libreria Luidig, nel pieno centro storico di Benevento e in uno spazio ormai privo di punti di riferimenti librario e dunque di diffusione della cultura, Fuccio, riferendosi al testo della Gangale, ha tenuto ad evidenziare il tema fondamentale del volume e cioè il problema della comunicazione. Informazione di tipo giornalistico e non, e dunque comunicazione nelle sue varie forme, da quella onesta ed attenta alla notizia documentata, a quella spesso manipolata e superficiale, molto lontana dunque dal corretto stile di una valida comunicazione. Ma poiché quest’ultima è fondamentale nell’assunzione di giuste informazioni, specie quando queste sono dirette ai giovani, è necessario che coloro che la producono siano persone che conoscono i fatti anche nella loro storia e genesi. D’altronde, un libro ha valore se contiene un messaggio e il testo presentato cura la problematica dell’informazione con la particolare attenzione, che sempre si deve avere, in un’opera rivolta ai giovani. La Tartaglia Polcini ricorda che ovviamente la platea si allarga quando le tematiche trattate coinvolgono il tema della quotidianità dell’accesso alla notizia, quando la distrazione sostituisce l’attenzione, quando la ripetitività poco emozionale, uccide il senso profondo della notizia stessa e la necessità di una riflessione su di essa. La comunicazione ha storia antica, l’umanità si contraddistingue, dalla notte dei tempi, per il suo essere soprattutto zoon politikon, portatori del bisogno di una vita associata come esigenza naturale degli uomini; ma lo stare insieme è possibile solo se c’è comunicazione, ma essa ha l’obbligo di essere chiara, onesta, libera ed accurata, rispettosa dei fatti e della loro genesi. Libro breve ed agile, dunque, nel quale, commenta l’autrice, il tema è affrontato con attenzione, dove il senso della comunicazione è offerto ‘in pillole’, ma con cura del particolare, secondo uno stile giornalistico che, parafrasando le parole di Biagio Agnes, non morirà mai, anche nella società di internet.
Ovviamente anche il giornalismo si è evoluto nelle sue forme di approccio informativo, ma quello odierno, secondo l’opinione di Giorgio Bocca, è spesso divertente ed accattivante, ma troppo spesso poco attento al controllo finale su quanto offerto a chi legge. La società della comunicazione si è dunque evoluta, siamo passati dalle storie raccontate dai nonni, accattivanti e quasi sempre trampolino di fantasia infantile, alla immediatezza quasi asettica e senz’anima dell’informazione via internet, uno strumento veloce, immediato e seducente nelle sue opportunità, diventato il percorso obbligato della conoscenza soprattutto fra i giovani. L’evoluzione ha però cancellato la capacità di ascolto, l’attenzione a ciò che si dice, a chi lo dice e perché lo si dice, dimenticando che se c’è chi parla, chi ascolta deve essere capace di valutare e scegliere di credere oppure no, di condividere o rifiutare ciò che ha sentito. Eusapia Tarricone
Dopo aver riconosciuto il coraggio dimostrato da quanti hanno contribuito alla nascita della libreria Luidig, nel pieno centro storico di Benevento e in uno spazio ormai privo di punti di riferimenti librario e dunque di diffusione della cultura, Fuccio, riferendosi al testo della Gangale, ha tenuto ad evidenziare il tema fondamentale del volume e cioè il problema della comunicazione. Informazione di tipo giornalistico e non, e dunque comunicazione nelle sue varie forme, da quella onesta ed attenta alla notizia documentata, a quella spesso manipolata e superficiale, molto lontana dunque dal corretto stile di una valida comunicazione. Ma poiché quest’ultima è fondamentale nell’assunzione di giuste informazioni, specie quando queste sono dirette ai giovani, è necessario che coloro che la producono siano persone che conoscono i fatti anche nella loro storia e genesi. D’altronde, un libro ha valore se contiene un messaggio e il testo presentato cura la problematica dell’informazione con la particolare attenzione, che sempre si deve avere, in un’opera rivolta ai giovani. La Tartaglia Polcini ricorda che ovviamente la platea si allarga quando le tematiche trattate coinvolgono il tema della quotidianità dell’accesso alla notizia, quando la distrazione sostituisce l’attenzione, quando la ripetitività poco emozionale, uccide il senso profondo della notizia stessa e la necessità di una riflessione su di essa. La comunicazione ha storia antica, l’umanità si contraddistingue, dalla notte dei tempi, per il suo essere soprattutto zoon politikon, portatori del bisogno di una vita associata come esigenza naturale degli uomini; ma lo stare insieme è possibile solo se c’è comunicazione, ma essa ha l’obbligo di essere chiara, onesta, libera ed accurata, rispettosa dei fatti e della loro genesi. Libro breve ed agile, dunque, nel quale, commenta l’autrice, il tema è affrontato con attenzione, dove il senso della comunicazione è offerto ‘in pillole’, ma con cura del particolare, secondo uno stile giornalistico che, parafrasando le parole di Biagio Agnes, non morirà mai, anche nella società di internet.
Ovviamente anche il giornalismo si è evoluto nelle sue forme di approccio informativo, ma quello odierno, secondo l’opinione di Giorgio Bocca, è spesso divertente ed accattivante, ma troppo spesso poco attento al controllo finale su quanto offerto a chi legge. La società della comunicazione si è dunque evoluta, siamo passati dalle storie raccontate dai nonni, accattivanti e quasi sempre trampolino di fantasia infantile, alla immediatezza quasi asettica e senz’anima dell’informazione via internet, uno strumento veloce, immediato e seducente nelle sue opportunità, diventato il percorso obbligato della conoscenza soprattutto fra i giovani. L’evoluzione ha però cancellato la capacità di ascolto, l’attenzione a ciò che si dice, a chi lo dice e perché lo si dice, dimenticando che se c’è chi parla, chi ascolta deve essere capace di valutare e scegliere di credere oppure no, di condividere o rifiutare ciò che ha sentito. Eusapia Tarricone
(Teatrieculture) - "Dai Graffiti ad Internet. Storia e sociologia
dei mass-media" è il nuovo saggio di Lucia Gangale pubblicato nella
Collana Sudi Sociali, edizioni Realtà Sannita, presenatto ieri sera
alla libreria Luidig a Palazzo collenea. "E' un libro di cui si
avvertiva l'esigenza - ha esordito Giovanni Fuccio nella sua veste di
editore - per i tanti cambiamenti che sono in atto nel mondo della
comunicazione e che fanno sentiore l'ìesigenza anche di dibattiti ed
incontri su questo tema specifico. Chi fa informazione deve sempre essere
preparato ed informato e conoscere a fondo le tematiche
dell'informazione" (Elide Apice - Continua a leggere)