mercoledì 20 giugno 2012

IL BAMBINO E IL RE TIBERIO (FILOSOFEGGIANDO SULLA SPIAGGIA)

Mentre ero sulla fantasmagorica spiaggia di Capri, in queste torride giornate di giugno, tra panorami di sconvolgente bellezza e l'acqua limpidissima che bagna il litorale, ho visto passeggiare sulla spiaggia un bimbetto nero dagli occhi vivacissimi e pieni di gioia. Ho pensato subito al Superuomo di Nietzsche: il bimbo innocente, colmo di vita e di gioia, che non ne sa niente delle convenzioni umane, dei falsi valori della civiltà, delle morali preconfezionate, e che inventa la vita giorno per giorno come se fosse un gioco. E poi ho pensato all'imperatore Tiberio, che di Capri aveva fatto la sua residenza e di quella meraviglia naturale che è la Grotta Azzurra il suo bagno privato. E così, sempre filosofeggiando e prendendo il sole, mi sono chiesta chi fra i due, il bambino pieno di gioia e di vigore, ed il potente imperatore Tiberio, sia più felice. Se non c'è un solo uomo che possa dirsi veramente felice, nemmeno nella ricchezza e nella potenza assoluta, forse forse che negli occhi e nel sorriso di quel bambino ci sia il segreto della vita?

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