venerdì 31 luglio 2009

CARA GELMINI, LA SCUOLA NON E' REGIONALE

L'ipotesi di legare il reclutamento dei docenti alla provenienza regionale - di cui ha parlato il ministro Gelmini nell' intervista alla Stampa - può apparire come un atto discriminatorio nei confronti del Meridione e rischia di impoverire culturalmente la nostra scuola. Io sono un meridionalista convinto e credo che le menti del Sud Italia siano un punto di forza del nostro Paese. Non posso evitare di ricordare che il Meridione ci ha donato Pirandello, Verga, Tomasi di Lampedusa, Benedetto Croce. E ha prodotto gioielli meno noti come il carteggio fra Giustino Fortunato e Salvemini. E se guardiamo al presente e alle sue forme espressive più recenti, come il cinema, scopriamo che i migliori registi emergenti sono meridionali: Tornatore, Garrone, Crialese, Sorrentino. Le radici della cultura italiana e la sua evoluzione, non possono prescindere dalle terre del Sud. Non accettare nelle scuole del Nord insegnanti di di origine meridionale significa porsi in contraddizione con la realtà storica. E soprattutto con quella del futuro. Significa fa fare all'Italia un passo indietro, non avanti.

Umberto Veronesi - La Stampa, 31 luglio 2009

2 commenti:

Myrta ha detto...

I problemi di linguaggio non sono legati alla regionalità, ma alla cultura e mi sa che i legislatori ne hanno poca. Quella dell'esame di lingua è la bufala più grottesca che potevano inventare! Chissà se il figlio di Bossi dopo tre bocciature ha imparato qualche cosa! Mah! Dal melo nascono mele, dal pero nascono pere e dal caco?

Lucia Gangale ha detto...

Ciao Mirta,
spero di ospitare ancora tuoi interventi sul mio blog-;)

A presto!

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