Dove sono le fiere dei libri a Benevento e provincia? Elementare la risposta: da noi non ci sono manifestazioni di questo tipo.
Reduce dalla visita alla Fiera del Libro di Torino, una kermesse a dir poco fantastica che ho girato per ore, fino a quando, in preda ai morsi della fame, me ne sono andata a mangiare in un ristorante, ho riflettuto su quanto una manifestazione del genere sarebbe salutare per l’editoria nostrana, che ne ricaverebbe ossigeno e visibilità.
Ho visitato anche fiere più piccole in cittadine italiane più piccole, e l’effetto sulla mia psiche è stato sempre di rilassatezza, meraviglia, interesse, benessere. E’ proprio vero che la semplice vista ed il tatto con i libri ricarica i nostri neuroni. Un piccolo editore dalla storia singolare incontrato a Torino, in un suo libro scrive il resoconto di una fiera da lui realizzata nella metropolitana di Milano: “I libri sono in grado di riequilibrare le vibrazioni negative dei pensieri della gente, purificandoli. Dopo 20 giorni di presenza costante dei libri nella metropolitana, abbiamo avvertito sensibilmente che la gente era realmente più serena e saliva sui treni per andare incontro ai suoi impegni e responsabilità affrancata e incoraggiata dalla conferma che esistono aspetti della vita degni di essere vissuti. E questa nuova energia da dove credete le sia venuta, se non dai libri? Bene, se me lo chiederanno, ora sono pronto ad allestire un banco di libri anche allo stadio, fra gli ultrà della peggior squadra nel giorno del derby.
Con i libri vicini un uomo non è mai disarmato”.
Una bella testimonianza che suggerisce molte cose.
Dopo quella fantastica fiera un sogno si è insinuato nella mia testa: vedere Benevento invasa dai libri. Dappertutto. Non è importante la location, visto che c’è chi ha venduto libri anche nei sotterranei della metro. Quello che ci sarebbe di bello sarebbe che tutti gli EDITORI SANNITI radunassero le forze per dare corpo a questa idea.
In fondo è proprio a loro che mi rivolgo.
Inventatevi una Fiera del Libro Sannita e consegnatela per almeno una settimana alla città.
Da quest’anno e per tutti gli anni.
Sono sicura che i vostri stand faranno affari d’oro, ed avrete consegnato ai sanniti il piacere di letture di qualità, come di qualità e pregio sono i libri che le piccole case editrici riescono sempre a produrre. Proprio perché sono al di fuori delle logiche puramente commerciali dei grandi editori.
Avrete dato a tutti noi il gusto di un piacere unico che è quello della lettura, del dedicarsi davvero a sé stessi e del non sentirsi mai soli, perché in compagnia di una buona dose di umanità che è quella contenuta in un libro.
Avrete affinato i gusti della gente e l’avrete resa più positiva e solidale.
Immaginate infatti i beneventani che si radunano ai tavoli di una caffetteria, magari allestita vicino ad uno dei vostri stands, a discutere dell’ultimo libro letto o ad ascoltare gli scrittori che parlano alla gente.
Renderete con il vostro già cospicuo operato questa città competitiva in cultura, e quindi in sapere, e quindi in civiltà. Ribadirete il reale significato della vostra funzione, che e è tra le più importanti che ci sono sulla terra. Perché la cultura produce uomini liberi e le società più competitive sono quelle più colte, gli uomini migliori sono quelli realmente, profondamente colti.
L’editoria sannita è un mondo vasto e variegato, che avete il dovere morale di portare allo scoperto.
E’ per questo che spero di poter dire presto a quelli che conosco: “Sì, Benevento, famosa per l’Arco di Traiano, per la chiesa di Santa Sofia, per l’anfiteatro romano, le streghe e il Premio Strega. Ed anche per una delle fiere librarie più importanti d’Italia!”.
Reduce dalla visita alla Fiera del Libro di Torino, una kermesse a dir poco fantastica che ho girato per ore, fino a quando, in preda ai morsi della fame, me ne sono andata a mangiare in un ristorante, ho riflettuto su quanto una manifestazione del genere sarebbe salutare per l’editoria nostrana, che ne ricaverebbe ossigeno e visibilità.
Ho visitato anche fiere più piccole in cittadine italiane più piccole, e l’effetto sulla mia psiche è stato sempre di rilassatezza, meraviglia, interesse, benessere. E’ proprio vero che la semplice vista ed il tatto con i libri ricarica i nostri neuroni. Un piccolo editore dalla storia singolare incontrato a Torino, in un suo libro scrive il resoconto di una fiera da lui realizzata nella metropolitana di Milano: “I libri sono in grado di riequilibrare le vibrazioni negative dei pensieri della gente, purificandoli. Dopo 20 giorni di presenza costante dei libri nella metropolitana, abbiamo avvertito sensibilmente che la gente era realmente più serena e saliva sui treni per andare incontro ai suoi impegni e responsabilità affrancata e incoraggiata dalla conferma che esistono aspetti della vita degni di essere vissuti. E questa nuova energia da dove credete le sia venuta, se non dai libri? Bene, se me lo chiederanno, ora sono pronto ad allestire un banco di libri anche allo stadio, fra gli ultrà della peggior squadra nel giorno del derby.
Con i libri vicini un uomo non è mai disarmato”.
Una bella testimonianza che suggerisce molte cose.
Dopo quella fantastica fiera un sogno si è insinuato nella mia testa: vedere Benevento invasa dai libri. Dappertutto. Non è importante la location, visto che c’è chi ha venduto libri anche nei sotterranei della metro. Quello che ci sarebbe di bello sarebbe che tutti gli EDITORI SANNITI radunassero le forze per dare corpo a questa idea.
In fondo è proprio a loro che mi rivolgo.
Inventatevi una Fiera del Libro Sannita e consegnatela per almeno una settimana alla città.
Da quest’anno e per tutti gli anni.
Sono sicura che i vostri stand faranno affari d’oro, ed avrete consegnato ai sanniti il piacere di letture di qualità, come di qualità e pregio sono i libri che le piccole case editrici riescono sempre a produrre. Proprio perché sono al di fuori delle logiche puramente commerciali dei grandi editori.
Avrete dato a tutti noi il gusto di un piacere unico che è quello della lettura, del dedicarsi davvero a sé stessi e del non sentirsi mai soli, perché in compagnia di una buona dose di umanità che è quella contenuta in un libro.
Avrete affinato i gusti della gente e l’avrete resa più positiva e solidale.
Immaginate infatti i beneventani che si radunano ai tavoli di una caffetteria, magari allestita vicino ad uno dei vostri stands, a discutere dell’ultimo libro letto o ad ascoltare gli scrittori che parlano alla gente.
Renderete con il vostro già cospicuo operato questa città competitiva in cultura, e quindi in sapere, e quindi in civiltà. Ribadirete il reale significato della vostra funzione, che e è tra le più importanti che ci sono sulla terra. Perché la cultura produce uomini liberi e le società più competitive sono quelle più colte, gli uomini migliori sono quelli realmente, profondamente colti.
L’editoria sannita è un mondo vasto e variegato, che avete il dovere morale di portare allo scoperto.
E’ per questo che spero di poter dire presto a quelli che conosco: “Sì, Benevento, famosa per l’Arco di Traiano, per la chiesa di Santa Sofia, per l’anfiteatro romano, le streghe e il Premio Strega. Ed anche per una delle fiere librarie più importanti d’Italia!”.