Proibita, mitica, lustra e invitante. Ideale per la dieta e con un suo posto nella leggenda e nella storia. E’ ovvio che poi si dica: una mela al giorno………
La mela, questo frutto gustoso, invitante, bello, accompagna l’uomo nel corso della sua storia. A partire da Adamo ed Eva, quando la donna, nel paradiso terrestre, tentò l’uomo con il frutto proibito pendente dall’albero del bene e del male.
Anche nella mitologia si ritrova un fatto legato alla mela: quello relativo al giudizio di Paride, che doveva scegliere la divinità più bella tra Minerva, Giunone e Venere, e che assegnò il suo favore a quest’ultima. Sul pomo d’oro, causa della donnesca discordia, c’era scritto: “Alla più bella”. Venere per ricompensare Paride gli assegnò Elena, la moglie rapita di Menelao, re di Troia, città in cui sarebbe scoppiata la terribile guerra durata nove anni.
Alla mela è legata anche la rivoluzione svizzera: Guglielmo Tell, con precisione elvetica, con arco e freccia colpisce in pieno un pomo posto sulla testa del figlio.
Legata alla fantasia infantile, la mela ricompare nella storia di Biancaneve. Nella storia di Walt Disney, la strega cattiva, gelosa della sua bellezza, si presenta alla giovane e sotto i panni di una vecchia venditrice e le offre il frutto avvelenato.
Frutto rosso fuoco o dorato, verde o giallo, maturo o acerbo, ha offerto anche uno spunto di freschezza e giovinezza, specie nella pittura. René Magritte utilizza la mela come stile per le sue composizioni e dopo di lui molti altri pittori diventano seguaci del genere. Il cantautore Angelo Branduardi canta “Cogli la prima mela”.
Gusto del proibito, freschezza, giovinezza. La mela funziona anche in pubblicità. Nel 1929 la Piaggio cerca un’agenzia per reclamizzare il suo prodotto, la Vespa. Sui cartelloni pubblicitari appare lo slogan “Chi Vespa mangia le mele” (chi non Vespa no). Il prodotto ha una vendita eccezionale per il modo in cui viene presentato: una Vespa ed una mela morsicata da due lati, come ad indicare freschezza, giovinezza, voglia di mordere la vita e piacere di assaporare in due.
La mela è stata definita “il frutto ideale” e rappresenta non solo il passato dell’umanità, ma anche il suo futuro. Infatti per le spedizioni nello spazio agli astronauti è stato dato in particolare questo cibo.
La mela non ingrassa, sazia, contiene pochi zuccheri e fornisce quindi pochissime calorie. Una mela media fornisce al nostro organismo la vitamina C pari al dieci percento del nostro fabbisogno giornaliero. E’ utilissima per chi ha problemi cardiaci, perché è molto ricca di potassio. Essa è quindi oggetto di molta attenzione dal punto di vista scientifico. Nell’arte si è ravvisato in tale frutto il simbolo di tentazione e peccato, ma anche di freschezza, giovinezza e semplicità.
La mela, questo frutto gustoso, invitante, bello, accompagna l’uomo nel corso della sua storia. A partire da Adamo ed Eva, quando la donna, nel paradiso terrestre, tentò l’uomo con il frutto proibito pendente dall’albero del bene e del male.
Anche nella mitologia si ritrova un fatto legato alla mela: quello relativo al giudizio di Paride, che doveva scegliere la divinità più bella tra Minerva, Giunone e Venere, e che assegnò il suo favore a quest’ultima. Sul pomo d’oro, causa della donnesca discordia, c’era scritto: “Alla più bella”. Venere per ricompensare Paride gli assegnò Elena, la moglie rapita di Menelao, re di Troia, città in cui sarebbe scoppiata la terribile guerra durata nove anni.
Alla mela è legata anche la rivoluzione svizzera: Guglielmo Tell, con precisione elvetica, con arco e freccia colpisce in pieno un pomo posto sulla testa del figlio.
Legata alla fantasia infantile, la mela ricompare nella storia di Biancaneve. Nella storia di Walt Disney, la strega cattiva, gelosa della sua bellezza, si presenta alla giovane e sotto i panni di una vecchia venditrice e le offre il frutto avvelenato.
Frutto rosso fuoco o dorato, verde o giallo, maturo o acerbo, ha offerto anche uno spunto di freschezza e giovinezza, specie nella pittura. René Magritte utilizza la mela come stile per le sue composizioni e dopo di lui molti altri pittori diventano seguaci del genere. Il cantautore Angelo Branduardi canta “Cogli la prima mela”.
Gusto del proibito, freschezza, giovinezza. La mela funziona anche in pubblicità. Nel 1929 la Piaggio cerca un’agenzia per reclamizzare il suo prodotto, la Vespa. Sui cartelloni pubblicitari appare lo slogan “Chi Vespa mangia le mele” (chi non Vespa no). Il prodotto ha una vendita eccezionale per il modo in cui viene presentato: una Vespa ed una mela morsicata da due lati, come ad indicare freschezza, giovinezza, voglia di mordere la vita e piacere di assaporare in due.
La mela è stata definita “il frutto ideale” e rappresenta non solo il passato dell’umanità, ma anche il suo futuro. Infatti per le spedizioni nello spazio agli astronauti è stato dato in particolare questo cibo.
La mela non ingrassa, sazia, contiene pochi zuccheri e fornisce quindi pochissime calorie. Una mela media fornisce al nostro organismo la vitamina C pari al dieci percento del nostro fabbisogno giornaliero. E’ utilissima per chi ha problemi cardiaci, perché è molto ricca di potassio. Essa è quindi oggetto di molta attenzione dal punto di vista scientifico. Nell’arte si è ravvisato in tale frutto il simbolo di tentazione e peccato, ma anche di freschezza, giovinezza e semplicità.
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