sabato 23 agosto 2014

COSI' TI COLTIVO L'ORTO IN CITTA'

In Inghilterra e negli Stati Uniti li chiamano i "victory gardens" e sono realtà da decenni. Già nel 1945 in questi Stati venivano coltivati qualcosa come un milione e mezzo di aree verdi sopperendo al 10% delle richieste di cibo.
Durante il Ventennio, in Italia il Duce raccomandava: "Non un lembo di terreno incolto".
Oggi gli orti sono una realtà diffusa a livello esponenziale lungo tutta la penisola. C'è la crisi che morde, certo, ma c'è anche la voglia di mangiare genuino, di stare insieme e, non da ultimo, di restituire dignità ad aree altrimenti destinate al degrado. Gli orti urbani proliferano su balcone e terrazze urbane, su lembi di terra tra i palazzi delle metropoli. E la gente fa la fila al comune per richiedere la coltivazione di queste aree (con la formula del comodato d'uso). Quindi: city farmer individuali e spazi di proprietà comunale, questi ultimi ad uso collettivo Secondo la Coldiretti nelle sole città capoluogo gli orti urbani coprono una superficie di 3,3 milioni quadrati, ed il fenomeno è in costante crescita. Nelle grandi città le aree verdi sono più di quanto si pensi. Nella sola Torino, come riportato da La Stampa, sono 2 milioni di mq. Le aree verdi sono più estese nelle città del Nord. Nel Mezzogiorno il fenomeno interessa solo Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro.

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