Se ne è andata a 77 anni, discretamente e in silenzio, senza che la Chiesa abbia mai riconosciuto la veridicità delle apparizioni avvenute alle Ghiaie di Bonate, nel bergamasco. Adelaide Roncalli che diceva di aver visto la Madonna fu costretta a ritrattare subendo una notevole pressione psicologica dal sacerdote Luigi Cortesi, giovane professore del seminario di Bergamo, che di sua iniziativa si mise ad indagare sull'accaduto e che nel 1945 riuscì ad ottenere con l'inganno una ritrattazione scritta. Adelaide disse di avere avuto apparizioni mistiche dal 13 maggio al 31 luglio 1944 e nel paesino iniziò iniziarono a riversarsi masse di pellegrini. Adelaide era solo una bambina e la Madonna le preannunciò una vita di sofferenze, inoltre le parlò delle minacce che in quel momento incombevano su Pio XII - difatti Hitler aveva progettato di rapire il Papa, ma la piccola non poteva saperlo, ed inoltre indicò l'importanza della famiglia.
Alla morte di don Cortesi, nel 1946, la veggente dichiarò che la ritrattazione era falsa. Tuttavia il vescovo di Bergamo nel 1948 affermò "non consta la soprannaturalità", proibendo ogni forma di devozione in quel luogo.
Nel 1949 la piccola Roncalli fu ricevuta da Papa Pio XII, al quale rivelò il segreto che lo riguardava. Il Papa Bergamasco Giovanni XXIII in una lettera al vescovo di Faenza del luglio 1960 scriveva: "Ciò che vale è la testimonianza della veggente: e la fondatezza di quanto ancora asserisce a 21 anni e in conformità alla sua prima asserzione a 7 anni: e ritirata in seguito alle minacce, alle paure dell'inferno fattele da qualcuno".
Adelaide avrebbe voluto farsi suora sacramentina ed a 15 anni ottenne dal vescovo il permesso. Ma dopo la morte dell'alto prelato qualcuno riuscì a strappare l'ordine di farla uscire dal convento. Dopo di questo Adelaide per il dispiacere si ammalò. Oggi si spera in un'indagine seria ed approfondita del suo caso.
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