domenica 31 agosto 2014

STAGIONI: 2014-1984

Cosa resterà di questa estate che non è stata? Il 2014 ci ha portato un luglio piovoso ed una stagione estiva senza gossip, né tormentoni, né code sulle autostrade, né star. E senza azzurri. Di loro si ricorderà la figuraccia brasiliana. Nell'aria nessuna canzone allegra, frivola e scema da canticchiare, la spensieratezza e la leggerezza sembrano volate via, come i soldi dalle tasche degli italiani. Nessun esodo sulle strade, il grande scoop dei telegiornali circa il fatto che il pienone è stato registrato nelle sole città d'arte, prese d'assalto da turisti stranieri (ma va'?), ed infine, l'unico gossip, nemmeno tanto degno di questo nome, è il matrimonio tra Angelina Jolie e Brad Pitt, che ormai fanno coppia fissa da una vita ed hanno sei figli. Non sono mancate, però, le guerre: in Ucraina, a Gaza, in Siria, nel Mediterraneo. E sbarchi di centinaia di profughi sulle coste della Sicilia. La novità è che la Concordia è stata rimossa dalle acque dell'Isola del Giglio e poi, più niente.
Forse trent'anni fa eravamo più avanti. La crisi non mordeva. Nasceva il primo Mac della storia ed il mouse portava nel vocabolario la parola 'cliccare'. I primi esemplari, a metà strada tra un televisore vecchio modello ed uno scatolone, costavano circa 2500 dollari, non avevano una ventola per evitarne il surriscaldamento, ma si vendevano eccome. Non a caso Steve Wozniak, inventore del personal computer, ebbe a dire un giorno: "Il Macintosh è più di un computer: è uno stile di vita". La designer statunitense Susan Kare inventava le icone del desktop, che rendevano facile l'approccio al mezzo, lanciava le font Geneva e Chicago ed il famoso Mac felice, il computer sorridente che sarà soppiantato dopo un ventennio dalla mela di Steve Jobs.
Sempre nel 1984, il 18 febbraio, il presidente del Consiglio Bettino Craxi ed il cardinal Agostino Casaroli a Villa Madama firmavano l'accordo tra Italia e Santa Sede, per rimuovere la clausola riguardante la religione di Stato della Chiesa cattolica in Italia e per rendere l'ora di religione cattolica facoltativa nelle scuole. E sempre in quell'anno Albano e Romina vincevano Sanremo con la canzone Ci sarà. Oddio: non era tutto rose e fiori. In Canada moriva la prima vittima dell'Aids ed a Milano nasceva la Lega Nord. Moriva Enrico Berlinguer. Finivano in carcere Mamma Ebe e Michele Sindona. Si verificava la strage del rapido 904.
Ed ancora: Craxi con apposito decreto consentiva alle reti di Berlusconi di riprendere le trasmissioni.
Ah, sempre nell'84 l'Italia usciva vincitrice dalle Olimpiadi di Los Angeles. E l'anno prima, il 1983, si verificava l'estate più torrida dopo decenni nella storia mondiale. Così torrida, appunto, da passare alla storia.

TORINO, A FUOCO LA CAVALLERIZZA

Secondo alcuni osservatori, si tratta di uno dei siti Unesco più bistrattati, forse il principale. Le vecchie scuderie del re, fatte costruire nel 1647 da Carlo Emanuele II di Savoia, da sole vale un quinto della Torino barocca. Venerdì 29 agosto 2014 sono state gravemente danneggiate da un incendio doloso. Secondo la ricostruzione dei fatti, alle 22.30 tre sconosciuti entrano all'interno del Circolo dei beni demaniali all'interno del complesso della Cavallerizza Reale, a cento metri dalla centralissima Piazza Castello. All'1.25 alcuni passanti notano una colonna di fumo che si leva dalle finestre del primo piano. I Vigili del fuoco intervengono pochi minuti dopo. Alle 3.30 di notte viene spento il primo focolaio, ma i danni sono ingenti. Le pareti hanno retto, ma il tetto dei magazzini ed alcuni locali interni sono distrutti. I danni ammontano a 500mila euro. Per l'attentato incendiario sono state trovate cinque bottiglie incendiarie sul luogo del misfatto. La Cavallerizza è di proprietà del Comune, che ha sempre cercato di venderla ai privati, senza successo. In effetti, il costo esorbitante, 12 milioni di euro, cui si aggiungono quelli di ristrutturazione, ed i mille vincoli imposti dalla Soprintendenza, ha spaventato anche i più coraggiosi investitori. Così, nel corso del tempo, la Cavallerizza è stata conquistata dai centri sociali, da collettivi di artisti, docenti universitari e paesaggisti.

martedì 26 agosto 2014

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO AI VALDESI E' GIA' STORIA

"Dal 24 al 29 agosto si tiene a Torre Pellice (TO) la sessione europea del sinodo delle chiese valdesi e metodiste, assemblea cui spettano le decisioni di carattere teologico, pastorale, disciplinare riguardanti le chiese stesse" (dal sito www.chiesavaldese.org). Il tema di quest'anno è stato "la crisi", sul quale potete leggere l'intervento integrale di Claudio Pasquet, il pastore che lo ha presieduto. Tra l'altro Pasquet afferma: "Gesù avrebbe molte umane possibilità per uscire dalla crisi. Quella di non darle peso: “con tutto quello che c'è da fare! Bisogna andare a Gerusalemme e vi perdete in queste sciocchezze?”Oppure ancora, Gesù potrebbe ergersi al di sopra della sua comunità e rimproverarli di non capire ancora nulla, chiedendo loro di seguire Lui, il capo, in modo cieco e assoluto.
Sottostimare, schierarsi o giudicare dall'alto in basso.
Tutte tentazioni nelle quali noi esseri umani finiamo facilmente intrappolati di fronte a una crisi. Si tratti di una crisi comunitaria nelle nostre piccole chiese, come le crisi economiche, sociali e politiche che travagliano il nostro mondo.
Ma non Gesù! Lui utilizza un'altra strategia: Chiamatili a sé, ci dice il testo. Il Signore, consapevole del ruolo della comunità dei discepoli, sa che bisogna innanzi tutto rinsaldare i nodi che la tengono insieme. Non sottovaluta la crisi, anche se agli occhi del mondo secolarizzato e nevrotico di oggi, sembra che decida di perdere tempo. Ma in quel Chiamatili a sé, c'è tutta la forza della proposta che il Signore fa ai suoi, ieri e oggi! C'è la formulazione di una prassi di fede che non può e non deve prescindere dalla comunità riunita".
A Papa Bergoglio non è mai sfuggita la finezza teologica dei Valdesi, da lui stesso definiti dei "religiosi di prim'ordine" e stavolta ha volut indirizzare ai 180 delegati delle chiese metodiste e valdesi il suo "saluto fraterno" e la sua "vicinanza spirituale". Per la prima volta nella storia.
La comunità valdese è in crescita. Basti pensare che nel 2013 la destinazione dell'8 per milla degli italiani alla loro chiesa è cresciuta del 7%: in 613mila hanno destinato il loro contributo ai valdesi, che ha ottenuto un numero di firme pari a 30 volte la loro consistenza. I 41 milioni che hanno intercettato saranno da loro destinati non al sostentamento del clero, ma per progetti di natura assistenziale, sociale e culturale, tutti documentati su Internet. Quest'anno il 30% dell'importo sarà devoluto a progetti nei paesi in via di sviluppo.

ADDIO AD ADELAIDE RONCALLI, LA VEGGENTE OSTEGGIATA DALLA CHIESA

Se ne è andata a 77 anni, discretamente e in silenzio, senza che la Chiesa abbia mai riconosciuto la veridicità delle apparizioni avvenute alle Ghiaie di Bonate, nel bergamasco. Adelaide Roncalli che diceva di aver visto la Madonna fu costretta a ritrattare subendo una notevole pressione psicologica dal sacerdote Luigi Cortesi, giovane professore del seminario di Bergamo, che di sua iniziativa si mise ad indagare sull'accaduto e che nel 1945 riuscì ad ottenere con l'inganno una ritrattazione scritta. Adelaide disse di avere avuto apparizioni mistiche dal 13 maggio al 31 luglio 1944 e nel paesino iniziò iniziarono a riversarsi masse di pellegrini. Adelaide era solo una bambina  e la Madonna le preannunciò una vita di sofferenze, inoltre le parlò delle minacce che in quel momento incombevano su Pio XII - difatti Hitler aveva progettato di rapire il Papa, ma la piccola non poteva saperlo, ed inoltre indicò l'importanza della famiglia.
Alla morte di don Cortesi, nel 1946, la veggente dichiarò che la ritrattazione era falsa. Tuttavia il vescovo di Bergamo nel 1948 affermò "non consta la soprannaturalità", proibendo ogni forma di devozione in quel luogo.
Nel 1949 la piccola Roncalli fu ricevuta da Papa Pio XII, al quale rivelò il segreto che lo riguardava. Il Papa Bergamasco Giovanni XXIII in una lettera al vescovo di Faenza del luglio 1960 scriveva: "Ciò che vale è la testimonianza della veggente: e la fondatezza di quanto ancora asserisce a 21 anni e in conformità alla sua prima asserzione a 7 anni: e ritirata in seguito alle minacce, alle paure dell'inferno fattele da qualcuno".
Adelaide avrebbe voluto farsi suora sacramentina ed a 15 anni ottenne dal vescovo il permesso. Ma dopo la morte dell'alto prelato qualcuno riuscì a strappare l'ordine di farla uscire dal convento. Dopo di questo Adelaide per il dispiacere si ammalò. Oggi si spera in un'indagine seria ed approfondita del suo caso.

sabato 23 agosto 2014

COSI' TI COLTIVO L'ORTO IN CITTA'

In Inghilterra e negli Stati Uniti li chiamano i "victory gardens" e sono realtà da decenni. Già nel 1945 in questi Stati venivano coltivati qualcosa come un milione e mezzo di aree verdi sopperendo al 10% delle richieste di cibo.
Durante il Ventennio, in Italia il Duce raccomandava: "Non un lembo di terreno incolto".
Oggi gli orti sono una realtà diffusa a livello esponenziale lungo tutta la penisola. C'è la crisi che morde, certo, ma c'è anche la voglia di mangiare genuino, di stare insieme e, non da ultimo, di restituire dignità ad aree altrimenti destinate al degrado. Gli orti urbani proliferano su balcone e terrazze urbane, su lembi di terra tra i palazzi delle metropoli. E la gente fa la fila al comune per richiedere la coltivazione di queste aree (con la formula del comodato d'uso). Quindi: city farmer individuali e spazi di proprietà comunale, questi ultimi ad uso collettivo Secondo la Coldiretti nelle sole città capoluogo gli orti urbani coprono una superficie di 3,3 milioni quadrati, ed il fenomeno è in costante crescita. Nelle grandi città le aree verdi sono più di quanto si pensi. Nella sola Torino, come riportato da La Stampa, sono 2 milioni di mq. Le aree verdi sono più estese nelle città del Nord. Nel Mezzogiorno il fenomeno interessa solo Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro.

mercoledì 13 agosto 2014

HA 70 ANNI L'ECCIDIO DI SANT'ANNA DI STAZZEMA

Sant'Anna di Stazzema, paesino della provincia di Lucca, è il luogo dove il 12 agosto 1944 i soldati tedeschi delle SS consumarono uno dei più efferati crimini contro l'umanità, massacrando 560 civili, in gran parte bambini, donne e anziani. Li chiusero nelle stalle, li relegarono nelle cucine delle case ed in tre ore li uccisero con colpi di mitra e bombe a mano. Tra di esse una bambina di soli 20 giorni, Anna Pardini. Alla strage contribuirono dei fascisti collaborazionisti che condussero le truppe tedesche sul posto. Le SS, comandate dal generale Max Simon, avevano già commesso l'eccidio della Romagna. Queste, come le stragi in Toscana, sempre del 1944, furono azioni di vero e proprio terrorismo, non rappresaglia, seguite all'armistizio dell'8 settembre 1943 tra il Regno d'Italia e le forze anglo-americane. Dopo quell'episodio il re Vittorio Emanuele III fuggì a Brindisi con la famiglia, lasciando l'esercito alla sbando. L'Italia fu così rapidamente invasa dai tedeschi, trasformandosi in un immenso teatro di guerra. Tutte le stragi del '44 perpetrate a danno dei civili inermi non furono estemporanee, bensì frutto di una sistematica premeditazione.
Nel 2004 a La Spezia è stato celebrato un processo per i crimini di guerra di Sant'Anna di Stazzema, che ha dichiarato colpevoli gli ufficiali responsabili dell'eccidio, tutti ultraottantenni.

domenica 3 agosto 2014

LA FRANCIA LETTERARIA

"La Francia è il paese letterario per eccellenza. Credo sia l'unico paese in cui la gente si interessa di problemi letterari. Non si tratta di una questione di cenacoli o di una divergenza di scuole. Può darsi che si debba al senso storico dei francesi, all'atteggiamento di vedere ogni cosa in funzione della storia, il che non succede altrove".

                                                                  Jorge Luis Borges

 

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