Interessante e lungimirante operazione editoriale quella del quotidiano torinese La Stampa, che, nell'epoca delle parole inutili a profusione, delle twitterate senza gloria e degli stati mordi e fuggi, riscopre la bellezza e la potenza de "I discorsi che hanno cambiato il mondo".
Parole, gestualità, sguardi, gesti, intonazioni uscite dai volti e dal corpo di grandi personalità della Storia, destinate a lasciare una traccia indelebile nel cammino dell'umanità.
Ce ne è per tutti i gusti. Tra i tanti: Gesù di Nazareth, Lincoln, Martin Luther King, Napoleone, Washington, Lenin, Churcill, Kennedy, De Gasperi, Gorbaciov, Mandela, Giovanni XXIII, Reagan Stalin, De Gaulle, Giovanni Paolo II, Nixon, Cromwell, Jefferson, Bush, Rita Levi-Montalcini, Hitler, Obama. Personalità che, nel bene o nel male, hanno impresso il loro segno al corso degli eventi storici. Nell'epoca dell'afasia verbale e delle profusioni linguistiche scrittoriche sugli schermi dei telefonini e dietro i pc, un approfondimento non da poco, che richiede la riscoperta del sano piacere della lettura e del tempo dedicato a sé stessi.
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