domenica 21 giugno 2009

LA MILONGA DE PEDRO

Il tango, arte difficile e sottile, da sentire prima nel coraçion che nei piedi e nelle gambe.
Gioco di corpi e di sguardi. Pratica terapeutica, che ti dona il benessere interiore. Anima.
Condotta da colleghe in una sala torinese in una piovosa sera di giugno, in cui l’acqua veniva giù col secchio, mi ritrovo in uno degli ambienti più frequentati dai tangheri nostrani.
Pedro Monteleone, mancato un anno fa, è stato un nome nell’ambito dei maestri di tango a livello mondiale. Ha insegnato la difficile arte a Madonna.
La sala, soffusa di luci rosse, è grandissima. Ai lati una lunga teoria di tavoli coperti di tovaglie rosse. I danzatori nel mezzo. Ingresso sei euro.
Cerco di apprendere visivamente i segreti di un’arte così difficile e raffinata, ma fino a quando non mi ci proverò di persona sarà un po’ difficile.Grazie, Gabry, tanghera divina, per avermi aperto le porte di un mondo affascinante e finora sconosciuto. Ti penserò quando andrò a prendere lezioni. Ormai mi hai convertita, è bastato pochissimo. Grazie!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hola querida Lucia,
sono felice di averti avvicinata al magico mondo del tango dal quale sono stata stregata diversi anni fa. Ora ti voglio in pista!Ti saluto... a suon di tango!
... Tango que trae recuerdos,
Mi Buenos Aires, quiero llorar!
Raul Beron, "Lejos de Buenos Aires" 1942
Gabry

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