«Fu d'indole affabile, brillante, generosa, di volto straordinariamente bello; e poiché era un meraviglioso inventore e arbitro d'ogni eleganza e soprattutto di spettacoli teatrali, e sapeva cantare egregiamente accompagnandosi con la lira, piacque sommamente a tutti i principi del suo tempo».
PAOLO GIOVIO
«Questo lo videro gli uomini in Lionardo da Vinci, nel quale oltra la
bellezza del corpo, non lodata mai a bastanza, era la grazia più che
infinita in qualunque sua azzione; e tanta e sì fatta poi la virtù, che
dovunque l’animo volse nelle cose difficili, con facilità le rendeva
assolute».
GIORGIO VASARI
Questo scrivevano i contemporanei di Leonardo da Vinci, genio universale, in quell'epoca di creazioni universali che fu il Rinascimento. "Il Volto" di Leonardo è in mostra a Palazzo Madama, a Torino. Tra suggestioni visivo-uditive sensoriali, il visitatore è accompagnato a confrontarsi con il volto, gli occhi ed il mistero di Leonardo.
Leonardo emblema di un'epoca in cui la gentilezza, caratteristica anche della sua indole, portò all'Italia quei frutti di rinnovamento e quella rivoluzione filosofica, scientifica, artistica che ne fecero la culla dell'Umanesimo.
Che ci sia bisogno di tornare a quegli ideali ed a quella gentilezza, per uscire dalla mediocrità e dalla mancanza di rispetto che ha preso piede in questo nostro amato ed infelice Bel Paese?
Forse gli occhi pensosi di Leonardo ci indicano la strada. Ci dicono che applicando tutto l'ingegno di cui disponiamo e la gentilezza e lo stile italiano, qualcosa di buono si può ancora costruire.
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