(Gianni Raviele) - E’ morto a Parigi a 90 anni Jacques Le Goff, uno dei più grandi
medievalisti di tutti i tempi, direttore, per lunga durata, degli
Annales, la celebre rivista francese che ha rivoluzionato l’indagine
storica e sociologica. Il contributo di Le Goff alla cultura non solo
europea è stato inestimabile. Lo storico francese non solo ha fondato
una scuola di pensiero, ma è stato anche un maestro di vita e di
cultura. La sua concezione del Medioevo è rivoluzionaria. Egli non
considera questa epoca ristretta al solo Duecento – Trecento, ma la vede
dilatata su un arco temporale vastissimo che va dalla civiltà dei
“secoli bui” sino alla rivoluzione francese. Il Medioevo ha avuto alti e
bassi: il Romanticismo lo ha esaltato, il Razionalismo degli
illuministi lo ha criticato e devastato. In ogni caso l’Età di mezzo
suscita sempre interesse e attenzione e lo storico d’Oltralpe ne è stato
il cantore erudito e appassionato. Questa breve nota serve anche a
sottolineare il grado di incultura della informazione televisiva. Il
Tg1, nella sua edizione principale, si è limitato a dare una notizia di
due righe: nessuna immagine, nessun servizio filmato, nessuna intervista
a storici italiani, nessuna corrispondenza da Parigi. Una vera vergogna
che attribuisco all’ignoranza del direttore e del capo redattore della
sezione culturale. Il silenzio su Le Goff è la riprova che il Tg uno e
la Rai sono caduti proprio in basso.
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