lunedì 28 gennaio 2013
domenica 27 gennaio 2013
"MEDITATE CHE QUESTO E' STATO"
"In ogni gruppo umano esiste una vittima
predestinata: uno che porta pena, che tutti deridono, su cui nascono
dicerie insulse e malevole, su cui, con misteriosa concordia, tutti
scaricano i loro mali umori e il loro desiderio di nuocere." PRIMO LEVI
venerdì 11 gennaio 2013
CHE VECCHIUME
(GIANCRISTIANO DESIDERIO) - Altro che Santoro e la fossa dei leoncini di Servizio pubblico,
Berlusconi se potesse andrebbe a raccontare le sue storielle anche ai
matrimoni, ai battesimi, alle cresime e perfino ai funerali. Bersani non
è da meno e dopo venti anni propina ancora la solfa della sinistra come
“l’Italia giusta”. Le loro apparizioni televisive appartengono al
genere delle “teche Rai” ossia quei filmati di repertorio che vanno in
onda nei tempi morti della giornata e si rispolverano per vedere come
eravamo. Il guaio serio è che Berlusconi e la sinistra di Bersani non
solo erano così venti anni fa, ma lo sono ancora oggi. La loro più che
essere una politica per una società tardo-industriale, è proprio una
politica archeologica e museale.
Le loro rispettive apparizioni e duelli a distanza – Bersani da
Vespa, Berlusconi da Santoro – sono per la televisione delle repliche,
per il cinema dei remake, per la storiografia delle imitazioni. E per la
politica? Dei falsi. È evidente a tutti: i due non rappresentano
l’inizio del nuovo, ma la fine del vecchio. È talmente vero che perfino i
loro interlocutori, ossia Santoro e Vespa, sono vecchi nella recita dei
ruoli. Nessuno di loro è figlio del nostro tempo perché sono tutti
superstiti di un ventennio fallimentare che ha avuto la sua logica
proprio nella sopravvivenza del simulacro rispetto alla realtà. Ieri
sera, sulla rete Rai e su La7, è andato in onda “Il delitto perfetto”:
che è sia il thriller di Alfred Hitchcock del 1954 sia il libro di Jean
Baudrillard. Chi è stato ucciso? Il reale. E il reality politico della
Seconda repubblica ne ha preso il posto. Per ripristinare il vero ordine
delle cose e delle idee non ci vuole molto. Basta il telecomando.
mercoledì 9 gennaio 2013
LORO TWITTANO, E INTANTO...
... e intanto, nel marasma delle chiacchiere improduttive di politici e politicanti da strapazzo, non un progetto, non la soluzione di un problema, mentre la gente arranca sempre più per arrivare a fine mese. "Consumi a picco nel 2012, mai così male dal dopoguerra", titola oggi La Stampa, offrendo il quadro desolante della catastrofe, dovuta alla fame sempre più spropositata della "casta", colpevole di avere lasciato dietro di sé danni peggiori di quelli causati da un conflitto mondiale. Infatti, La Stampa scrive: "Il 2012 sarà ricordato come l’anno più difficile per i consumi del
secondo dopoguerra. Lo sottolinea la Confcommercio: il suo indicatore de
consumi registra per novembre una diminuzione del 2,9% in termini
tendenziali ed una flessione dello 0,1% rispetto al mese precedente". E "loro" che fanno? Cazzeggiano su twitter ed affini, mentre il Paese cola a picco.
Pensare che è fallita anche una storica azienda come la Richard Ginori...
Giustamente Gramellini, nel "Buongiorno" di stamattina evidenzia: " Riporto volentieri il pensiero del lettore Marco Pz. La campagna
elettorale appena incominciata è già inguardabile, illeggibile,
inascoltabile. Tonnellate di discussioni su poltrone, alleanze e
schieramenti. E poi twitter, il nuovo giocattolo, il salotto vip in
versione tascabile dove i potenti spettegolano tra loro di poltrone,
alleanze e schieramenti. Non uno, dicasi uno, che indichi una visione
del mondo, una direzione di marcia. Non una parola, dicasi una, su
agricoltura, urbanistica, filiere a chilometro zero, turismo, cultura,
protezione del territorio, trasporti, scuola, ospedali. Non un progetto,
dicasi uno, che tenga insieme le voci di quell’elenco e magari vi
aggiunga gli asili nido e l’assistenza a malati e anziani. La vita vera.
Quella di cui parlano a cena, e non su twitter, le persone vere. Cosa
hanno realizzato i candidati nel corso della carriera sui temi che
riguardano «noi» e non «loro»? Cosa pensano della Cina, della Russia,
delle guerre in corso nel mondo, di tutto ciò che succede in un raggio
maggiore di dieci centimetri dal loro ombelico? Nel silenzio degli
interessati, l’unico programma elettorale lo stanno scrivendo, giorno
per giorno, le famiglie, le associazioni di volontariato e le aziende
che mandano avanti la baracca e, non ricevendo nulla dalla politica, si
accontenterebbero che la politica smettesse di intralciarle con la
burocrazia.
Difficile dare torto a Marco Pz: da decenni (penso all’economia
sommersa) l’Italia va avanti, o almeno non troppo indietro, nonostante
la politica. E’ la sua salvezza. Purtroppo è anche la sua dannazione".
Già: loro twittano e perdono di vista la vita vera. Loro sono sazi, indi per cui non credono a quelli che sono digiuni.
"La politica ha dimostrato una cosa: che i politici non servono a un cazzo!" ( Vittorio Sgarbi)martedì 8 gennaio 2013
ATTUALITA' DELLA MONTESSORI
Manca una "c" ma per il resto non fa una piega. Fonte qui
giovedì 3 gennaio 2013
ISON, LA PIU' BELLA COMETA DEGLI ULTIMI 100 ANNI
Già dall'inizio dell'anno in televisione abbiamo assistito alla sfilata di un mucchio di cadaveri della politica. La cosa è poco confortante, perché mentre i giovani non vedono una luce in fondo al tunnel di una notte nera, che più nera non si può, loro continuano a scannarsi, a dare un pietoso spettacolo di sé e dell'Italia, a sgomitare - patetici come sono - per farsi strada nell'agone politico... Poco decorosamente, non capisono che il loro tempo è finito, tanto che non sanno nemmeno uscire di scena con eleganza. Già: l'eleganza e lo stile. Queste sconosciute. Insomma, tutta roba che alla gente seria non interessa più. Che, anzi, ha francamente stufato. Se pensiamo che lo share del discorso del presidente della Repubblica è stato solo del 16%, il dato ci dice com'è colma la misura. Come sia grande e diffuso il fastidio tra la gente, nei confronti di chi predica bene e, mentre l'Italia va a rotoli, con tassi di disoccupazione spaventosa, razzola male, aumentandosi lo stipendio da politico di quasi novemila euro. Roba che farebbe rivoltare Pertini nella tomba...
Allora? Allora ci si tura le orecchie e, magari, si alzano gli occhi al cielo, dal quale nel prossimi mesi verranno una serie di segnali di rinnovamento planetario (almeno quello). Il 2013 sarà l'anno delle comete. La più bella sarà Ison, che sarà ben visibile in pieno giorno e persino più luminosa della stessa luna
piena. Unico ostacolo: riuscire a sopravvivere all’incontro
“ravvicinato” col Sole, meno di due milioni di chilometri, che rischia di frantumarla. Ison, a detta degli esperti, sarà la cometa più bella degli ultimi 100 anni ed illuminerà il cielo da ottobre a gennaio 2014.
Godiamoci dunque lo spettacolo ed auguriamo ai politici di guardare, per una volta, non al portafoglio, ma alle meraviglie del creato. Il cielo ci invita a guardarlo, per uscire dalla mediocrità e dalla miseria di una vita che per gli onesti si fa giorno per giorno più pesante, e per i corrotti ogni giorno più corrotta.
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