(La Stampa) - Crisi. La crisi finalmente è usata nella sua accezione più concreta e oggettiva. Nessuno parla di crisi esistenziale,o di amori in crisi…
Questa è una vera crisi applicata al forzato mutamento del tenore di vita, fino allo spettro della povertà.
La parola ci riporta agli spauracchi emotivi che usavano i genitori, che avevano fatto la guerra, per costringere ai figli del boom a mangiare la fettina.La differenza è sostanziale però: chi aveva sofferto la vera miseria allora voleva innestare gli anticorpi dell’austerità in chi pareva destinato al benessere perenne.
Oggi è crisi vera non è più una favola.
Sobrietà
Colle