martedì 23 febbraio 2010

GRAMELLINI, GRANDE SAGGIO – IL TALENTO

“Un errore frequente consiste nel considerare talento soltanto quello artistico. Cantare, ballare, recitare. Ma la natura è più complessa e nel contempo più semplice: è talento anche saper curare un orto o ascoltare gli altri. Manuale, intellettuale, caratteriale: penso che tutti ne abbiano uno e vengano al mondo con lo scopo di farlo fruttare. Se ci riusciranno, la loro vita avrà un senso. Altrimenti sarà stata un’esperienza vuota, persino se avrà portato ricchezza e successo. Non si spiegherebbe perché tanti vip si droghino, si disprezzino, si perdano. Perché sanno di essere amati per le ragioni sbagliate.
Spesso uno si illude di possedere il talento che la società della sua epoca gli indica come allettante e passa la vita a collezionare delusioni o successi effimeri. Invece bisogna arrendersi all’idea che la stragrande maggioranza di noi ha ricevuto in dote un tesoro che non procura né la popolarità né i miliardi. Ma chi lo trova verrà ricompensato da quel senso di pienezza che stabilizza il cuore, accresce l’autostima e mette in condizione di amare un’altra persona nel modo giusto”.


MASSIMO GRAMELLINI, La Stampa, domenica 21 febbraio 2010

Nessun commento:

Lettori fissi