lunedì 18 agosto 2008

Giro estivo a Città della Pieve

Giungo in questa ridente cittadina umbra, collocata tra Lazio e Toscana, in una sera agostana, mentre è in corso il Palio dei Terzieri, ordini rappresentanti le antiche contrade Borgodentro, Casolino e Castello.Tutta la città è bardata a festa, le bandiere riempiono il centro storico, le botteghe artigiane sono aperte, i figuranti sfilano per strada. L'atmosfera che si respira è medievale, come le mura di tutta la città. Uno strano personaggio appone sigilli in cera su documenti ingialliti. Fa parte anche lui della festa, interpreta la parte di una specie di guardasigilli. Costeggiamo le mura antiche, percorriamo il corso principale della città. La cattedrale è scura. Al centro uno splendido quadro raffigurante la Madonna col bambino. Ci infiliamo nei giardini cittadini, con le sue particolari sculture in ferro. La casa di Pietro Vannucci, detto il Perugino, da' sulla piazza principale. Costui è il figlio più illustre di Città della Pieve, com'è scritto sulla lapide apposta sulla facciata. Fuori dal centro visitiamo la chiesa di Santa Lucia. Attaccato a questa è il convento delle Clarisse. Lungo il corso si erge una fontana con la scritta "Sic vos non vobis". Ne beviamo le fresche acque, speriamo che portino fortuna. Gradevole è la sosta in un bar lì vicino, con le mura interne affrescate con paesaggi tipicamente umbri. Sottomessa per lungo tempo a Perugia per la sua posizione strategica, l'antica città reagì fieramente sfoderando tutto il suo spirito ghibellino, presente finanche nella pianta urbanistica, a forma di aquila imperiale, dove la testa rappresenta la cavalleria, il corpo la borghesia e la coda il ceto contadino. L'antica Castello della Pieve fu eretta a Città nel corso del 1600. www.gangalepress.135.it

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