giovedì 29 marzo 2018

UNA LEGGE CONTRO LA VIOLENZA SUGLI INSEGNANTI

Basta fare un rapido giro in rete e di episodi di violenza fisica contro gli insegnanti ne potete contare a bizzeffe. L'ultimo riguarda l'aggressione di una decina di bulletti di una scuola superiore di Alessandria ai danni di una professoressa disabile, malmenata, forse imbavagliata con lo scotch, incapace di difendersi. La figura dell'insegnante, già messa in crisi dalla scuola dell'autonomia, è stata defraudata completamente del suo valore e della sua autorevolezza grazie alla famigerata legge 107, che ha trasformato la scuola in un diplomificio e in un luogo di intrattenimento, dove l'importante è fare l'alternanza scuola-azienda, non formare teste e cuori pensanti e persone responsabili.
Per punizione cosa si fa? Si sospende per un mese questi indifendibili e li si fa svuotare i cestini della spazzatura durante l'intervallo. Esemplare, non c'è che dire...
La solita dirigente userà i soliti sistemi ben collaudati per difendere se stessa ed il buon nome della scuola, affermando che la docente non sa fare il suo lavoro, che i ragazzi vanno capiti, che servono dei corsi a pagamento sulla tematica del bullismo bla bla bla bla bla.
Ci meravigliamo che i giovani italiani si dichiarino inamovibili, che "il 60% degli italiani senza lavoro, in un’età compresa tra i 20 ed i 34 anni, non ha alcuna intenzione di fare i bagagli per far posto a qualche sfaccendato proveniente da chissà quale remoto angolo della Terra, sleale usurpatore dell’italico patrimonio"?
Che genitori degeneri e che società fallimentare sotto tutti i profili.

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