domenica 18 febbraio 2018

QUANDO IL PROFITTO DIMENTICA L'UMANITA'

Un prof universitario a contratto che da 15 anni prende quattro treni per fare lezione in quattro città diverse. retribuzione: dieci/dodicimila euro annui.
Una docente universitaria, grandissima studiosa, pagata tremila euro all'anno.
Dipendenti di grandi centri di distribuzione con l'esaurimento nervoso perché costantemente sotto pressione sul posto di lavoro (della serie: lo mantieni se vendi più degli altri).
Mamme lavoratrici sbattute a 50 km dal posto di lavoro per avere reclamato il diritto ad avere almeno una domenica libera al mese.
Il degrado del lavoro nel nostro Paese è allucinante. E' lo specchio di politiche asservite al mercato, che fanno delle persone esseri senza dignità, monadi intercambiabili nell'universo del libero scambio.
La filosofa Martha Nussbaum ha scritto un bel libro che richiama un concetto stoico: "Coltivare l'umanità".
Stiamo perdendo l'umanità. Andando verso l'autodistruzione.
La stessa filosofia aziendalistica è entrata nella Scuola Italiana. Laddove un governo, non legittimato da nessuno, ha inventato la formula del "bonus premiale" per i docenti meritevoli, che vengono determinati come tali dai loro presidi. Che cos'è il merito, per lor signori? E perché la cosiddetta "classe dirigente" che ha inventato questo scempio, che l'ha calato dall'alto, non si è sottoposta preventivamente alla valutazione premiale del popolo?
Una classe dirigente mai votata né eletta da nessuno che ha inventato la formula della scuola-azienda. Come se i ragazzi andassero a scuola per imparare un mestiere. Aberrante.
In vista delle elezioni del 4 marzo stiamo assistendo ad una campagna elettorale in cui i leaders di tutti gli schieramenti in campo si presentano come i salvatori della Patria.
In una recente intervista la Nussbaum afferma: "So di non essere un modello, perché ho una vita felice".
E no, cara Prof.ssa Nussbaum, si sbaglia. Sa perché lei invece dovrebbe essere un modello per tanti? Proprio perché nelle sue opere fa continuamente appello a quella bella cosa su cui gli antichi hanno molto riflettuto: l'umanità.
Ma quando l'umanità viene sostituita dalla logica del profitto, gli esseri umani diventano infelici e disperati come quelli che abbiamo visto nel servizio di Rai 3.
Il profitto, come il Leviatano di Hobbes, fagocita ogni cosa e risucchia nel suo ventre la vita di milioni di individui, disponendone come gli pare.

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