domenica 15 novembre 2015

MANCA LA RECIPROCITA' DELLA TOLLERANZA


«Faccio riferimento all’articolo di Gramellini, dalla rubrica “Buongiorno - L’arte di convivere” apparso su la Stampa di venerdi 13 novembre. Sono assolutamente d’accordo col vicedirettore, a parte un punto: i cristiani, salvo pochissime eccezioni, non possono entrare nelle moschee, perché considerati infedeli ed impuri. Il sottoscritto ha vissuto, per motivi di lavoro, oltre 4 anni in Algeria, più di 10 anni in Marocco, 2 anni in Turchia ed è stato spesso in Tunisia, in Egitto, in Iran e nella Penisola araba, Yemen compreso. In tutti questi paesi, la reciprocità non l’ho praticamente mai riscontrata. 
«Su questo punto occorre essere, a mio avviso, molto chiari, se i figli degli stranieri non vogliono, o i loro parenti non li lasciano entrare a visitare i monumenti della nostra civiltà, i nostri figli non debbono patire le conseguenze, anzi... dovremmo loro spiegare perché, da noi, tutti possono entrare in chiesa e, nei loro paesi, solo i musulmani possono, salvo pochissime eccezioni, entrare nelle moschee». 
Bruno De Mori  

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