
Eppure i politici itanliani, a destra come a sinistra, non si rendono conto che la indignazione nazionale ed internazionale non è demagogia ma solo prevenzione sociale.
Pagare un raffinato pranzo completo, dall'antipasto al dolce, al prezzo di soli otto euro, giustamente accende gli animi ed infiamma le piazze.
E altrettanto giustamente non è più aria, dicono in Europa e forse cominciano a capirlo anche nel Bel Paese, non è più il tempo di pagare un piatto di penne all'arrabbiata solo un euro. Se i nostri poveri onorevoli, che sono sempre lì bene incollati alle poltrone e impegnati prodigiosamente solo e sempre sulla loro longevità politica, pagano poco più di tre euro per un pranzo, perché mai, interrogano i giornali europei, ne guadagnano quattordicimila al mese? La verità è che ci siamo fatti una gran brutta fama in Europa e se i nostri parlamentari comprano vestiti con il ricco "sconto Parlamento" praticato peraltro in tutti i negozi di lusso, se hanno gli ipad a prezzi stracciati e ogni novità e gadget tecnologico vengono testati su di loro, considerati dal marketing come il target più ludico, non possono poi chiedere il rispetto della politica e volere restituito l'orgoglio di essere parlamentari.
MARA DE FALCO
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