martedì 30 aprile 2013

'TU SEI AMORE'

"Apprezza ciò che sei perché tu sei amore, quell'amore che cerchi in ogni cosa e in ogni dove. Accogli ciò che tu sei perché tu sei ciò che cerchi di essere, ciò che tu vuoi essere, tu sei la vita che crea la tua vita. Accetta te stesso, amore del tuo amore, perché tu sei ciò che hai tanto bisogno di essere. Sorridi all'amore che tu emani perché tu sei quell'amore che cerchi in ogni luogo, pace dei tuoi sensi".
(Paulo Coelho, Sono come il fiume che scorre. Pensieri e riflessioni 1998-2005)
 § § §

Circondati solo di cose belle. Di abbracci che fanno respirare. Di persone che insegnano. Di anime affini a te. Circondati e fatti abbracciare. Decidi tu, in silenzio e dolcezza, quasi con buonumore, chi accogliere dentro l'anima. E respira a pieni polmoni l'amore intorno. Perché ce n'è ed è tanto. E perché non vale la pena mai perdere un sorriso.
(Antonella Coletta)

COS'E' PIU' LA VIRTU'

C'è stato un tempo in cui chi arrivava ai vertici del potere poteva anche essere ambizioso e spietato, ma sapeva che guidare un paese significava dare l'esempio e mostrare di non pensare solo a sé stesso. Ora non è più così. La scomparsa della virtù è la piaga dei nostri tempi. Essere avidi è ormai legittimo. Diventare ricchi, anche grazie a premi scandalosi o evadendo il fisco, è l'unica cosa che conta nella vita. In tutto l'occidente le conseguenze di questa mentalità stanno diventando evidenti. Si è aperto un profondo divario fra élite e gente comune.... 
(Will Hutton, da Internazionale- aprile 2013) Marco Cimo

domenica 28 aprile 2013

TWITTERATE E COLPI DI PISTOLA

Non abbiamo fatto in tempo, stamattina, ad aprire il quotidiano ed a visionare le facce dei politici che compongono la nuova squadra di governo (una gestazione durata due mesi e due giorni), che, come un fulmine a ciel sereno, arriva la notizia, rimbalzata in tutte le tv del mondo, del disoccupato 46enne di Rosarno che ha sparato in direzione dei politici andati a prestare giuramento, ferendo in modo grave due carabinieri. Poi ti siedi ed apri finalmente il giornale, e leggi della marea di twitterate e messaggini telefonici partiti o arrivati da ciascuno dei nuovi politici, e allora ti chiedi dove, effettivamente, sia andata a finire la capacità di ascolto che ha provocato il tragico scollamento del 'palazzo' dalla gente comune. Quella che arranca per arrivare a fine mese. Quella composta da pensionati che ormai rovistano nei bidoni della spazzatura o di gente incensurata che ruba nei supermercati per mangiare. Quella di chi lavora onestamente per mille euro al mese. Quella che vivacchia con ottocento euro al mese. Distanze siderali da loro, i politici, che a casa portano uno stipendiuccio di venti-quarantamila euro al mese e che si sollazzano con gli sproloqui digitali.
Poi, apri Internet, e, a poche ore di distanza dalla prima tragedia, leggi la seconda tragedia, quella del disoccupato 54enne di Forlì che si dà fuoco davanti a Montecitorio.
E non puoi fare a meno di pensare che dolorosamente, tragicamente, i poveracci e i disgraziati sono destinati a rimetterci ed a pagare per i peccati altrui. Peccati che si chiamano boria, ingordigia, vanagloria, avidità, narcisismo, autoreferenzialità.

sabato 27 aprile 2013

LA PREGHIERA DEL FILM 'UN GIORNO DEVI ANDARE' DI GIORGIO DIRITTI

Grazie ai tuoi occhi
che hanno osservato e si sono emozionati
nel vedere le cose del mondo.

Grazie alle tue braccia
che hanno lavorato e che hanno alzato con la fatica.

Grazie alle tue mani
che hanno cucinato e che hanno accarezzato.

Grazie alla tua mente
che ha pensato a come vivere giorno per giorno.

Grazie alle tue gambe
che ti hanno portato a conoscere nuove persone
e stare loro vicina.

Grazie ai tuoi piedi
che ti hanno sorretta anche quando la stanchezza era tanta.

Grazie al tuo sesso che ha dato piacere e gioia
e al tuo ventre che ha donato la vita.

Grazie al tuo cuore
e alla tua anima
che hanno saputo amare e essere amati.

Dal film "UN GIORNO DEVI ANDARE" di Giorgio Diritti


martedì 23 aprile 2013

STILE E SCUOLA FINLANDESE

Ascoltanto questa puntata radiofonica su Radio Immaginaria, ho scoperto che in Finlandia i ragazzi escono da scuola alle 15.00 ma non hanno compiti, ed il pomeriggio praticano sport, soprattuto okey sul ghiaccio. I finlandesi hanno uno stile di vita molto sano, e mangiano soprattutto carne e patate, inoltre bevono molto latte. Ne ha parlato uno degli speaker, che ha effettuato uno scambio culturale in questi posti. Inutile dirvi che vi consiglio vivamente di ascoltare la puntata di questi spigliati ragazzini.


23 APRILE, GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO


domenica 21 aprile 2013

ATTUALITA' DEL DISCORSO DI CROMWELL ALLA CAMERA DEI COMUNI IL 20 APRILE 1653

«È tempo per me di fare qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto, che voi avete disonorato disprezzandone tutte le virtù e profanato con la pratica di ogni vizio; siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese con Esaù per un piatto di lenticchie; come Giuda, tradireste il vostro Dio per pochi spiccioli.
Avete conservato almeno una virtù? C'è almeno un vizio che non avete preso? Il mio cavallo crede più di voi; l'oro è il vostro Dio; chi fra voi non baratterebbe la propria coscienza in cambio di soldi? È rimasto qualcuno a cui almeno interessa il bene del Commonwealth? Voi, sporche prostitute, non avete forse sporcato questo sacro luogo, trasformato il tempio del Signore in una tana di lupi con i vostri principi immorali e atti malvagi? Siete diventati intollerabilmente odiosi per l'intera nazione; il popolo vi aveva scelto per riparare le ingiustizie, siete voi ora l'ingiustizia! Ora basta! Portate via la vostra chincaglieria luccicante e chiudete le porte a chiave. In nome di Dio, andatevene!».

'IL RE E' NUDO, E NON E' UN BELVEDERE'

La rielezione di Napolitano è il disperato tentativo di fermare il tempo, da parte di chi oggi non sa più in che direzione andare. Ogni prospettiva futura è bruciata nel volgere di un attimo. Il re è davvero nudo e non è un bel vedere'. ROBERTO SAVIANO

'I Papi si dimettono, i presidenti vengo rieletti in tarda età. Povera Italia, poverissima Italia, l'itala gente non c'è più'. PIER FRANCO QUAGLIENI

Abbiamo, insomma, un “nuovo” presidente della Repubblica. Napolitano, dopo un settennato catastrofico, si fa ancora garante della Casta e ricompatta attorno a sé centro-destra e centro-sinistra, con lo scopo – ormai sempre più chiaro agli italiani – di costruire un Governo di larghe intese che rimanga fedele, sulla pelle dei cittadini, ai diktat europei e alle politiche di austerità introdotte da Monti. PAOLO BARTOLINI, megachip

Il Corriere del Ticino 
L’Italia ha un nuovo presidente della Repubblica. Da riciclaggio
"Un parto acefalo dell'acefala politica italiana"

Un parto acefalo dall’acefala politica di un’Italia in cui la tempesta del rinnovamento rimane sempre allo stato di refolo delle buone intenzioni ma si arresta sul primo ostacolo naturale: alla sesta votazione, questo pomeriggio, la stragrande maggioranza dei “grandi elettori” (Senato, Camera e delegati delle Regioni) è andata a convergere sul nome di Giorgio Napolitano, 88 anni da compiersi a fine giugno, per la carica di presidente della Repubblica; lo stesso Giorgio Napolitano che poche ore prima era giunto a scadenza del settennato e che più volte, agli inviti a rimanere in carica secondo discrezione ossia con nuovo mandato o in regime di “prorogatio”, aveva risposto picche scartando come fantasiosa - riferendosi proprio il minimo vitale del concetto - tale ipotesi. È bastato invece che qualcuno si presentasse stamane in visita al Quirinale per generare dapprima una richiesta di “tempo per decidere” (e ciò intorno alle ore 10.30), poi l’accettazione (ore 13.30), poi la disponibilità alla candidatura con totali garanzie di successo, poi ancora quello che i parlamentari del “Movimento cinque stelle”, unica formazione ancoratasi dall’inizio e sino all’ultimo sul nome di Stefano Rodotà, definiscono come colpo di Stato tanto da aver prodotto immediatamente una reazione di piazza davanti al Parlamento.
Con il conforto di 738 consensi sui 1’007 aventi diritto, Giorgio Napolitano diventa quindi il primo presidente, nella breve storia della Repubblica italiana, a fare il “bis” nella carica; possibilità non esclusa secondo la Costituzione, ma alla quale nessuno avrebbe pensato se nell’arco delle precedenti 48 ore il Partito democratico, uscito dalle Politiche con una maggioranza relativa in dimensioni assai meno soddisfacenti rispetto alle aspettative del suo segretario Pierluigi Bersani, non si fosse polverizzato sulle diatribe interne arrivando a ritrovarsi con l’affondamento delle candidature di Franco Marini prima e di Romano Prodi il giorno dopo. (...)
Al che l’occhio è caduto sul riciclaggio del presidente uscente, già pronto a lasciare ufficio e residenza per godersi gli ultimi anni ad Ischia con la moglie Clio, con una mossa che potrebbe anche apparire segno di continuità ma che lascia campo aperto alle preoccupazioni proprio per l’età del personaggio: altri sette anni al Colle, stanti i termini e stante la modalità con cui la candidatura è stata proposta ed avallata e promossa, somigliano insomma ad un ergastolo inflitto.
Non che risolva granché, la chiamata di Giorgio Napolitano a conferma nel ruolo istituzionale. A poter cantare vittoria - si noti: nell’elezione di un ex-esponente del Partito comunista italiano (corrente dei miglioristi), nell’elezione di un soggetto che plaudì all’invasione sovietica in Ungheria nel 1956 - sono i soli esponenti del Centrodestra, risalito clamorosamente dall’anonimato nelle ultime sei settimane della campagna elettorale per le Politiche e giunto ad un soffio dal sorpasso sul Partito democratico che invece ha marciato sul posto tanto da non riuscire nemmeno a coalizzare intorno a sé qualche altra forza parlamentare in vista della formazione del Governo.(...)

domenica 14 aprile 2013

APERITIVO CULTURALE DELLA DOMENICA

L'aperitivo culturale di oggi. Tra una nocciolina e l'altra, tra un crodino e l'altro: l'ultima domenica di Napolitano; gite scolastiche addio, a casa uno studente su tre; l'ultimo libro della poetessa 85enne Maya Angelou, statunitense; in tempo di crisi la riscoperta degli antichi mestieri.

venerdì 12 aprile 2013

RICORDANDO MARGARET THATCHER

(Targatocn) - Per i liberali di tutta Europa la morte della Thatcher è
stato un triste avvenimento.
La lady di ferro infatti ha dimostrato la sua coerenza e la sua tenacia nel decennio in cui è stata inquilina al numero 10 di regent street.
Ci ha insegnato che quando un'azienda pubblica va in rosso per molto tempo deve esser chiusa, che se l'economia industriale cambia deve cambiare anche la mentalità dei cittadini nell'accettare nuove forme di ricchezza e che la vera forza propulsiva delle nazioni moderne risiede nell'individuo, nella famiglia e non nella società. Ci ha ricordato che privatizzare va a beneficio dei cittadini e non dei grandi gruppi di interesse e che il socialismo, rende più poveri i più ricchi e non meno poveri i più poveri. Ci ha ricordato che non esistono soldi pubblici ma solo soldi privati dati al pubblico.
Ci ha dimostrato che un liberale vuole uno Stato più leggero ma non più debole, gli argentini o gli irlandesi ne sanno di sicuro qualcosa.
Nella pragmatica Inghilterra ha saputo riportare l'ideologia, quella di Hayek, "la sola che va seguita".
Non avendo più una maggioranza nel suo partito ci ha ricordato la dignità delle dimissioni e del ritiro a vita privata.
Una grande Donna, ora tocca a noi ricordarla."

Francesco Piccat, LiberalMente Giovani

mercoledì 3 aprile 2013

SPOTTED: SCOPPIA LA MODA FRA I GIOVANI, MA COSE'?

(Mondo Informazione) - Spotted (tradotto in inglese “avvisato”) è la nuova moda diffusa da circa due anni in europa e negli altri paesi e arrivata quest’anno in Italia, ma vediamo di cosa si tratta e il motivo di questo successo.  

Cos’è?: Le pagine “spotted” sono semplicemente pagine di , di altre scuole oppure di luoghi frequentati regolarmente dove coloro che la frequentano possono dichiarare il proprio in totale anonimato oppure scrivere apprezzamenti o qualsiasi altra cosa su gente della stessa o università, il bello del “gioco” è che l’autore rimane del tutto anonimo.

Storia: Tutto cominciò nel 2010 dall’università di Londra quando uno studente decide di creare un sito dove lui e i suoi amici possono scrivere commenti sulle ragazze dell’Università anonimamente e in meno di due mesi era arrivato ad avere 250mila utenti, ma il sito non ha avuto lunga vita dato che dopo reclami e proteste è stato chiuso in meno di tre mesi dalla nascita.
Ma l’idea era buona e ora si fa tutto tramite social network, più precisamente tramite le pagine di facebook che ormai sono migliaia dedicate agli “spotted” delle università o delle scuole superiori dove gli studenti si divertono a scrivere cose in modo anonimo.

DEL SUICIDIO

La notizia degli ultimi due suicidi di persone finite sul lastrico è di questi giorni. Il caso più eclatante è quello dell'albergatore Edoardo Bongiorno, figlio del partigiano Leonida Bongiorno, famoso, quest'ultimo, per la sua tormentata storia d'amore con Edda Mussolini, la figlia del duce, raccontata da Marcello Sorgi nel suo libro «Edda Ciano e il comunista di Lipari», che ha ispirato anche una fiction su Rai Uno. 
«Senza lavoro non c’è speranza, senza speranza non c’è voglia di vivere» ha scritto Edoardo nel suo biglietto d'addio alla famiglia. Il suo albergo a Lipari quest'anno era deserto anche per Pasqua.
Mentre i politici ed i 'saggi' fanno bla bla bla, mentre si assiste all'attuale vacatio governativa, la gente non arriva a fine mese, le famiglie non tirano il fiato ed i giovani vanno all'estero, oppure hanno smesso di cercare lavoro. Mentre si assiste a talk show televisivi urlati, dove la chiacchiera aleggia disinvolta sulla sostanza che manca, le politiche di austerità per i soliti noti - ovvero casta esclusa - generano una recessione di cui non si vede la fine.
Mentre in televisione annunciano che dovremo pagare di più per la casa, per i lavori di manutenzione delle strade, pagare se aggiustano un palo della luce sulla strada pubblica, pagare il 22% di Iva, mi chiedo se ci metteranno una tassa anche per il solo fatto di camminare per strada e di esistere.
Il suicidio è un gesto grave ed estremo che si compie in condizioni di disperazione e di abbandono, quando una persona si vede sola e senza scampo. In questo caso, sola e piena di debiti. Occorrerebbe un profondo ripensamento filosofico, teologico ed anche psicologico di questa delicata materia, ma anche della società malata nel suo complesso. Malata di mancanza di amore, di attenzione, di considerazione umana. Malata in quanto gli individui sono considerati solo merce di scambio, bestie da soma per produrre ricchezza a vantaggio di pochi parassiti. E' il fallimento epocale di un'intera generazione.
Quando Franco Battianto dice che "questa Italia fa schifo, è inguardabile", chiediamoci se ha torto...

UNA SAGGIA AL QUIRINALE

Facendomi portavoce dell’opinione di numerose lettrici, vorrei qui ringraziare il presidente Napolitano per non avere inserito neppure una donna nella lista dei dieci Saggi che hanno dato il cambio all’onnivoro esploratore Bersani nel ruolo di intrattenitori istituzionali. La difficile missione di questi brizzolati esponenti dell’establishment consiste infatti nell’ingannare il tempo fino al conclave che eleggerà il prossimo Capo dello Stato, stilando elenchi di priorità su fogli di carta intestata che fra un paio di settimane si tradurranno in aeroplanini volteggianti. E’ un compito non nuovo ma necessario e nessuno dubita che essi lo adempiranno con scrupolo e senso civico. Soprattutto con quella passione che soltanto i maschi riescono a infondere nelle cose inutili e astratte.
Le donne no: troppo pragmatiche, troppo legate alla vita. I dibattiti destinati al nulla le lasciano indifferenti e anche un po’ insofferenti. Se qualcuno le avesse incautamente coinvolte, avrebbero forse accettato - per naturale cortesia o legittima vanità - di partecipare alla prima riunione. Ma, annusata l’aria sterile, ci avrebbero messo un attimo a recuperare borsetta e paltò, lasciare i Saggi alla loro saggezza e correre a occuparsi delle decine di adempimenti pratici che costellano la giornata di ogni essere di sesso femminile in un Paese che sulle donne ha scaricato le latitanze della collettività. Se proprio le vogliamo scomodare, che sia per qualcosa di veramente utile e di dolcemente rivoluzionario. Come una Saggia al Quirinale, per esempio. 

Lettori fissi