Lettera aperta del Gruppo di Avvocati "15 febbraio e oltre".
mercoledì 23 febbraio 2022
70 AVVOCATI CONTRO IL GREEN PASS E LA DERIVA LIBERTICIDA
giovedì 17 febbraio 2022
PERCHE' GLI INSEGNANTI VOGLIONO CAMBIARE LAVORO
(Alcuni estratti da The Conversation) - Ci sarebbe una crisi di vocazioni verso l'insegnamento? Regolarmente, di fronte ai problemi delle sostituzioni degli insegnanti, esacerbati dalla crisi Covid, i media sollevano questa domanda. Durante i concorsi di reclutamento degli insegnanti nel 2021, un certo numero di posizioni è rimasto vacante.
"La rassegnazione non è l'unico modo per uscire dall'aula; altri esistono, meno visibili, come la disponibilità – che consente la partenza temporanea dalla funzione pubblica – la mobilità verso altri enti, i distacchi presso associazioni o servizi amministrativi. »
Diverse ricerche materiali e simboliche di una disaffezione della cattedra sono state così individuate in recenti ricerche, sia che si tratti del basso livello di retribuzione rispetto ai diplomi richiesti, del mancato riconoscimento delle difficoltà della professione e dell'alto livello di responsabilità nei confronti degli studenti e delle famiglie. Elementi strutturali a cui si aggiungono profondi sconvolgimenti nelle politiche pubbliche che hanno instaurato un sistema manageriale senza precedenti nel campo dell'educazione, vettore di effetti negativi sull'attaccamento degli insegnanti alla loro attività professionale.
Ad esempio, la quantificazione di atti pedagogici come quello delle competenze acquisite dagli studenti e la loro continua valutazione, moltiplicandosi, invade il tempo dedicato agli scambi con gli studenti, sovratecnicando la relazione educativa. Quest'ultimo è soggetto a controlli la cui cadenza nega il lungo tempo necessario per l'apprendimento.
Crescente burocratizzazione
Le riforme che hanno imposto una crescente burocratizzazione degli atti educativi sono sullo sfondo di queste sfide. Richiede molto tempo, la gestione per contratto di obiettivi e indicatori di performance erode il lungo tempo necessario per la pedagogia. L'ingiunzione di impostare progetti implica uscire dalle preoccupazioni strettamente centrate sui contenuti da trasmettere e integrarli in un'ampia architettura di azioni e partnership di ogni tipo come progetti educativi di città o innovazione pedagogica.
Mancanza di riconoscimento
A causa della mancanza di tempo e risorse, gli intervistati affermano di non poter più sopportare di fare altro che garantire l'accompagnamento paziente e benevolo dell'apprendimento fondamentale. Secondo loro, la distanza dal loro core business produce una perdita di significato e mina la loro passione iniziale, al punto da spingerli a cambiare settore, o addirittura a rifiutare qualsiasi professione del rapporto diretto con il bambino.
In effetti, lo spettro di un periodo di attività prolungata solleva il problema dell'energia necessaria quotidianamente per far fronte a grandi gruppi di studenti le cui famiglie stanno vivendo grandi difficoltà sociali. Da quel momento in poi, incarnando modelli di rinuncia professionale, queste donne non svolgono più il ruolo attraente che avevano con i candidati alla cattedra. Da figura sociale ammirata e invidiata, la cattedra perde la sua aura e non esce vittoriosa dal confronto con altre professioni meno esposte, meno esigenti e meglio retribuite.
martedì 15 febbraio 2022
LILIANA SEGRE E LA MAESTRA CERSARINA
"Un giorno, dopo che ero stata espulsa, la maestra Cesarina venne a casa a parlare con papà, glielo aveva chiesto lui. Io mi nascosi per ascoltare di nascosto. Ero sicura che la maestra avrebbe detto a papà che c'era stato un errore, che il giorno dopo sarei potuta tornare al mio banco, che quelle regole erano orribili e assurde, forse gli avrebbe anche detto che le mancavo e che mancavo a tutta la classe. Chissà quante amiche speravano di vedermi tornare in classe con loro, come prima delle leggi razziali...
venerdì 11 febbraio 2022
11 FEBBRAIO - GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE E DELLE RAGAZZE NELLA SCIENZA
giovedì 10 febbraio 2022
mercoledì 2 febbraio 2022
martedì 1 febbraio 2022
UN INSEGNANTE SI DA' FUOCO DAVANTI LA CASERMA DEI CARABINIERI A RENDE
Un insegnante di trentatré anni si è dato fuoco davanti a una caserma dei carabinieri. Non vi è ancora la certezza, ma pare molto probabile che la causa sia la recente sospensione dal lavoro per mancata vaccinazione. Se è vero, questo non è un tentativo di suicidio o un gesto estremo di protesta. E' un omicidio. I mandanti sono i nostri politici, ma gli esecutori siete voi: voi che accettate di odiare, insultare, discriminare per avere in cambio un falso senso di superiorità e di appartenenza. Siete tutti voi, la vostra immensa ignoranza, la vostra corruzione morale, la vostra disonestà intellettuale, voi che vi nutrite di televisione e propaganda, che sputate condanne come una serpe sputa veleno, voi che abbassate gli occhi e vi girate dall'altra parte mentre diritti civili intangibili vengono cancellati per milioni di persone, voi che credete e vi fidate della scienza come pagani idolatri, voi che state zitti per terrore di perdere i vostri piccoli schifosi privilegi, voi che blaterate del bene collettivo ma applaudite a chi dice "sorci", "evasori", "disertori", "delinquenti". Questa è opera vostra, anime belle, anime elette, paladini del politicamente corretto e di mille arcobaleni. Qualcuno dirà che puntare il dito non serve a niente, che non dobbiamo dividerci, che siamo tutti nella stessa barca, che dobbiamo ritrovare un senso di unità e comunità. Il punto è che io non devo ritrovare un bel niente; sono rimasto centrato nei miei valori e nei miei principi sin dall'inizio di questa farsa demoniaca; siete voi che dovete inginocchiarvi e chiedere perdono. Il male di cui vi state rendendo complici (attivi o passivi) è troppo grande perché vi sia concesso un qualsiasi alibi. Vi dovete riconoscere colpevoli, sottrarvi al maleficio di cui siete vittime e artefici al tempo stesso, e ritornare umani. La decisione è solo vostra. Io, noi, abbiamo già scelto da tempo: la libertà di tutti, il rispetto di tutti, l'assoluta sacralità della vita.