
Sul piano economico, la donna è vittima di una discriminazione inaccettabile quanto quella razzista condannata dalla società in nome dei diritti dell'uomo: le viene estorto un lavoro domestico non retribuito, viene adibita ai lavori più ingrati, e il suo compenso è meno alto di quello dei suoi omologhi maschi. Malgrado lo status inferiore cui le riducono, le donne sono per i maschi l'oggetto preferito della loro aggressività. Un po' dovunque – tra l'altro negli Stati Uniti e in Francia – si moltiplicano gli stupri; sono considerate normali le sevizie, come pure gli attacchi psicologici o apertamente brutali di cui le donne sono bersaglio se, ad esempio, passeggiano da sole per strada. Questa violenza diffusa è umanimemente misconosciuta e passa sotto silenzio. Perfino contro le violenze qualificate – stupri, percosse e ferite – non c'è nella stragrande maggioranza dei casi alcun ricorso giuridico. Sembra che il destino della donna sia di subire e tacere.»
Simone de Beauvoir, Quando tutte le donne del mondo
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