C'era però una cosa d'ammirevole nel regno dei Longobardi, e cioè che non si avevano violenze, non si tendevano agguati, non v'era chi ingiustamente angariasse altrui o lo spogliasse, non v'erano furti o rapine, sicché ciascuno andava sicuro e libero ovunque voleva.
PAOLO DIACONO
(Historia Langobardorum, Libro III, 16. Regno di Autari, sotto ilquale fu pace e tranquillità)
Nessun commento:
Posta un commento