I più importanti formatori aziendali hanno capito da tempo che una buona capacità di immaginazione è un pilastro di cultura imprenditoriale veramente prospera. L'innnivazione richiede intelligenze flessibili, aperte e creative; la letteratura e le arti stimolano queste competenze e quando esse mancano la cultura di mercato si indebolisce in fretta. Sempre più spesso, i laureati in materie umanistiche sono preferiti a studenti che hanno avuto un'istruzione più rigidamente tecnica, proprio perché si ritiene che i primi abbiano una mentalità più elastica e creativa per riuscire ad avere successo nell'ambiente dinamico degli affari. Per cui, anche se il nostro unico obiettivo fosse la pura crescita economica aziendale, dovremmo difendere l'istruzione progressista basata sulle materie umanistiche surrealisti, mentre oggi, le materie letterarie e artistiche sono sotto attacco nelle scuole di tutto il mondo.
Non per profitto, Edizioni Il Mulino, pag. 126
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