Foto Ottopagine
Dopo la strage del Bataclan a Parigi, l'attentato islamico in Belgio. Con tutto il susseguirsi di dibattiti televisivi, dove i cosiddetti "imam" sono sempre pronti ad alzare i toni, a rovesciare le accuse di terrorismo dicendo che poi in Italia c'è la mafia, che se ci sono gli attentati è colpa dell'Europa, che l'Islam ha una grande cultura e bla bla bla bla bla. Strano che, poi, nessuno di loro pensi a ritornare nei paesi islamici, di così grande cultura...
Nel giro di pochi mesi è stata messa in atto una strategia della tensione e del terrore che riporta l'Europa a mille anni indietro. A vivere in uno stato di paura perenne, per colpa di attentati dinamitardi nei quali i kamikaze si fanno esplodere in aria.
Un docente di letteratura islamica in una Università straniera ha dichiarato che in Belgio il 40% della popolazione è islamica, cioè composta da gente che è cresciuta numericamente e che non si è mai integrata. Non hanno, questi signori, mai avuto rispetto per la cultura ed il paese ospitante. La disamina continua. L'errore è stato da parte di un' Europa sempre più disposta ad aprire le frontiere e fare concessioni ai paesi arabi in cambio di petrolio e gas.
Ormai vi sono stati islamici all'interno degli Stati europei. Il sistema si è ramificato e non si può parlare di cani sciolti, di jihaidisti che si muovono in maniera isolata, o di cellule impazzite, ma di un sistema vero e proprio, che è garantito dalla connivenza silenziosa e dall'omertà.
La componente di predominio della religione islamica, anche se gli imam si affannano ad affermare il contrario, e nelle classi i docenti non possono toccare questo tasto con allievi di etnia islamica, è presente sia nel Corano che nel modo di porsi delle guide spirituali. Oltre che di tutti gli islamici intervistati dalle tv nazionali, dalle cui parole trapela il solito fanatismo e l'odio sistematico per l'occidente che li accoglie. "Non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici", diceva la Fallaci, che aveva previsto esattamente la deriva dell'occidente nei confronti dell'invasione in atto.
La cosa che più sconvolge è l'assoluta libertà di circolazione degli attentatori in Francia e in Belgio. La mancanza di controlli sui "centri culturali islamici", che nascondono moschee dove si attua l'indottrinamento alla violenza di schiere di adepti. La difficoltà da parte dell'intelligence di fare i riscontri più semplici.
Di fatto, Schengen consente a orde di terroristi di circolare indisturbati nei paesi occidentali. Con la conseguenza che la sovranità statale è sempre più a rischio.
La storia insegna che quando gli Stati europei iniziarono a fare concessioni a quel pazzo di Hitler, l'Europa e il mondo furono trascinati nella seconda guerra mondiale. Che facciamo con questi pazzi che si fanno esplodere per aria in nome di Allah? Gli diciamo che hanno fatto bene perché è colpa dell'Occidente se non si sentono accolti?