mercoledì 9 luglio 2014

"IO ACCETTO"





Miei cari amici,
ognuno di voi percepisce la strana sensazione che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in ciò che vede. Molti tuttavia non sanno il perché né cosa sia.
A prescindere dalle nostre convinzioni o idee politiche, il sistema vigente nel nostro mondo “libero”, si basa sulla tacita accettazione di un contratto che lega ciascuno di noi e che a grandi linee espongo.

Io accetto:
  1. Io accetto la competitività come struttura cardine del sistema in cui vivo, anche se mi rendo conto che questa genera frustrazione e rabbia, nella maggior parte degli individui.
  2. Accetto il fatto che per vivere debba limitare la mia vita ad un solo giorno alla settimana, mentre gli altri sei debbano essere spesi lavorando per produrre, annichilendo un’intera esistenza.
  3. Io accetto di essere umiliato e sfruttato a condizione che mi sia permesso di umiliare e sfruttare un altro che occupi un posto inferiore nella piramide sociale.
  4. Accetto che gli indigenti, i malati, e coloro che non riescono a restare a galla, vengano esclusi e messi a margine della società. E gli vengano negate cure ed assistenza, perché questo costo sociale non può incidere sul benessere e sul progresso dei facoltosi, dei benestanti e dei fortunati.
  5. Accetto di pagare istituti privati affinché gestiscano il mio reddito secondo la loro convenienza, e che non mi diano alcun dividendo dei loro giganteschi guadagni, guadagni che serviranno per aggredire Stati deboli, creando spirali di debito infinito, fatto che accetto implicitamente. Accetto che mi si applichi un alto tasso di interesse per prestarmi denaro che viene creato dal nulla.
  6. Accetto che la Banche internazionali prestino denaro ai Paesi che vogliono armarsi e combattere, e così scegliere quelli che faranno la guerra e quelli che non la faranno. So che è meglio finanziare entrambe le parti per essere certi di trarne profitto e di prolungare i conflitti più a lungo possibile, al fine di prosciugare completamente le risorse dei Paesi che non riusciranno a pagare i loro debiti. Accetto di pagare dei tributi obbligatori al mio Governo, prelevandoli dal mio reddito, anche se questi non vengono utilizzati per migliorare la mia vita ed i servizi per i cittadini, ma principalmente a ripagare interessi su un debito che i governi hanno contratto con dei banchieri privati. Mi impegno a non pretendere mai che le mie tasse siano usate per investimenti massivi nella sanità, nella ricerca scientifica e nella cultura. Compirò il mio dovere contribuendo al buon funzionamento della nostra economia.
  7. Accetto che il debito sia la principale forma di trattativa tra Stati e verso i cittadini, anche quando questo porti a una palese forma di schiavitù e sia economicamente insostenibile.
  8. Accetto si legalizzi l’omicidio, quando la vittima sia indicata dal mio Governo come “il nemico”. In questo caso non chiederò prove di colpevolezza ed eliminerò il mio bersaglio, senza remore. Accetto che la morte possa essere indotta lentamente dai governi con l’avvelenamento di intere popolazioni tramite l’inalazione e l’ingestione quotidiana di sostanze tossiche autorizzate.
  9. Accetto che si faccia la guerra per avere la pace. Accetto in nome di questo principio, che la principale voce di spesa di uno Stato sia per la difesa. Accetto che i conflitti siano creati artificialmente, per alimentare il mercato delle armi e la crescita dell’economia mondiale.
  10. Accetto l’egemonia del petrolio nella nostra economia, e che ogni forma di energia gratuita, non inquinante e libera, venga soppressa e insabbiata. Lo accetto perché ogni forma di energia di questo tipo rappresenta un pericolo per l’umanità, in quanto sarebbe la fine del mondo come lo conosciamo.
  11. Accetto che si divida l’opinione pubblica, creando partiti di destra e di sinistra, che avranno come unico scopo lottare tra loro, mentre io mi impegnerò a credere che le loro diatribe siano frutto di un sano scontro democratico, utile per il nostro futuro. Inoltre accetto ogni tipo di divisione possibile, purché quelle divisioni mi permettano di focalizzare la rabbia su nemici scelti dall’alto, nel momento in cui mi sbandiereranno le loro foto davanti agli occhi.
  12. Accetto che gli industriali, militari e capi di Stato si riuniscano regolarmente, senza consultarci, per prendere decisioni che compromettono il futuro della nostra vita e del pianeta.
  13. Accetto che il potere di manipolare l’opinione pubblica, prima ostentato dalle religioni, siano oggi nelle mani di uomini d’affari non eletti democraticamente e totalmente liberi di controllare gli Stati. Lo accetto perché sono convinto del buon uso che ne faranno.
  14. Accetto che la verità sui fatti mi venga raccontata da media controllati da pochi potenti individui. Questa verrà chiamata “verità ufficiale”. E anche se sarà una versione manipolata e distorta dei fatti io mi impegno a non metterla in discussione e a non informarmi in maniera indipendente.
  15. Accetto che mi si presentino notizie negative e spaventose del mondo ogni giorno, in modo da poter apprezzare fino a che punto io sia protetto dal mio Governo, dalla polizia e dai militari e mi renda conto di quanto sia fortunato a vivere in Occidente. So che mantenere la paura nei nostri spiriti puo’ essere solo un beneficio per noi.
  16. Accetto che l’idea della felicità si riduca alla comodità, l’amore al sesso, la libertà alla soddisfazione di tutti i desideri, perché è quello che la pubblicità ripete tutti i giorni. Accetto di essere infelice, perché più infelice sono, più consumo.
  17. Accetto che il valore di una persona sia proporzionale a ciò che possiede e che si apprezzi la sua utilità in funzione della sua produttività e non delle sue qualità, e che sia escluso dal sistema se non produce sufficientemente.
  18. Accetto di pagare per essere intrattenuto, nel poco tempo libero che mi resta, attraverso la visione di spettacoli sportivi e di varietà vuoti di contenuti che generano movimenti abnormi di denaro. Lo accetterò perché la cultura è pericolosa e noiosa, mentre sapersi divertire con spensieratezza è la chiave di una vita felice.
  19. Accetto che la scuola e il nozionismo scolastico siano l’unica forma legittima e riconosciuta di formazione, e non di appiattimento del senso critico e delle coscienze.
  20. Accetto senza discutere e considero come verità tutte le teorie proposte per spiegare i misteri dell’origine degli esseri umani, e considero incontrovertibilmente vero che la Natura abbia dedicato milione di anni per creare un essere il cui unico passatempo è la distruzione in pochi istanti della sua stessa specie e dell’ambiente dal quale dipende.
  21. Accetto di escludere dalla società gli anziani, perché sono improduttivi, e la loro esperienza, seppur potrebbe esserci di insegnamento, puo’ essere sacrificata in nome del profitto.
  22. Accetto quindi la ricerca del profitto come fine supremo dell’Umanità, e l’accumulo di ricchezza come realizzazione della vita umana.
  23. Accetto di sprecare e distruggere tonnellate di cibo, al fine di tenere sotto controllo i prezzi delle azioni delle multinazionali e in Borsa, piuttosto che permettere una equa distribuzione delle risorse alimentari sul pianeta, e di alimentare la morte per fame e sete di milioni di persone ogni anno.
  24. Accetto l’aumento dell’inquinamento industriale e la dispersione di veleni chimici ed elementi radioattivi nella Natura. Accetto l’uso di ogni additivo chimico nella mia alimentazione, perché sono convinto che, se vengono aggiunti, siano utili ed innocui. Accetto che i laboratori farmaceutici e le industrie agroalimentari vendano nei Paesi del Terzo Mondo prodotti scaduti o utilizzino sostanze cancerogene vietate in Occidente.
  25. Accetto la deforestazione selvaggia di terre grandi come nazioni. Accetto che sia possibile espropriare la terra ad interi popoli con la violenza, in nome di multinazionali che sfrutteranno quei luoghi per arricchirsi, senza condividere nulla con le popolazioni locali.
  26. Accetto che gli animali vengano usati, torturati e nel migliore dei casi fatti estinguere, perché accetto di non riconoscere loro un posto come legittimi abitanti di questo Pianeta al pari degli esseri umani. Accetto di credere che gli animali non provino emozioni, non abbiano coscienza, né forma di empatia.
  27. Accetto che le multinazionali derubino le risorse dei Paesi impoveriti e schiavizzati  dalla politica mondiale del debito in nome del progresso economico. Accetto che esistano leggi che permettano di sfruttare i bambini in condizioni disumane e precarie. Nel nome dei diritti umani del cittadino, non abbiamo nessun diritto di sottometterci, soprattutto se questo ci permette di comprare merci sottocosto.
  28. Accetto che si possa denigrare, distruggere e cancellare dal pianeta ogni forma culturale diversa da quella occidentale, perché potrebbe far vacillare il cardine del benessere economico occidentale al quale ambisco quotidianamente.
  29. Accetto l’idea che esistano solo due possibilità in Natura, cioè: cacciare o essere cacciati. E se siamo dotati di una coscienza e di un linguaggio, certamente non è per sfuggire a questa dualità, ma per trovare sofisticate giustificazioni al perché agiamo in quel modo.
  30. Accetto di credere che il nostro passato storico sia il risultato di una scia ininterrotta di conflitti casuali, e non il preciso progetto, perseguito nel corso dei secoli, da lobby di potere. Sono certo che siamo all’apice della nostra evoluzione e le regole che governano il nostro mondo sono la ricerca della felicità e della libertà per tutti i popoli, come ascoltiamo continuamente nei discorsi dei nostri politici.
  31. Accetto di credere di non potere fare nulla per poter cambiare lo stato attuale delle cose.
  32. Accetto di non fare nessuna domanda, di chiudere gli occhi su tutto questo e di non fare nessuna vera opposizione, perché sono troppo impegnato con la mia vita e le mie preoccupazioni. Accetto anche di difendere con la vita le clausole accettate in questo contratto, se mi viene chiesto.
  33. Accetto quindi definitivamente, nella mia anima e coscienza, questa triste matrice che viene posta davanti ai miei occhi. Mi impegno dall’astenermi dal vedere la realtà delle cose e mi rifiuto di credere che un altro modo di intendere l’esistenza sia possibile. Accetto di credere che tutti voi agiate per il mio bene, e quello di tutti. E per questo, vi ringrazio.

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