mercoledì 15 febbraio 2012

CELENTANEIDE

Adriano Celentano è un consumato uomo di spettacolo e sa che per fare audience bisogna rompere le palle a tutti. Cinquanta minuti di spettacolo ininterrotto sul palco dell'Ariston, tanto da far dire ai cantanti di essere marginali, e impazzano le critiche positive e negative sulle televisioni, la stampa ed i social network.
Si scopre il retroscena: Celentano ha scritto per l'Avvenire, giornale cattolico da lui tanto criticato quanto Famiglia Cristiana.
Solo che non capisco perché tanto prudore per l'attacco alla stampa (Aldo Grasso incluso). Nessuno sta parlando della stoccata al duo Sarkozy-Merkel, accusati di imporre all'affamata ed agonizzante Grecia l'acquisto di attrezzature da guerra in cambio della permanenza nell'unione Europea. "Dei Paesi armati fino ai denti. E' questa l'Europa che vogliamo?", dice Celentano a Sanremo (oggi fatto commissariare dalla presidente generale Lorenza Lei). Un argomento su cui la Chiesa non si è mai pronunciata, neppure di striscio.
Mi sa che il molleggiato ha centrato il punto. E se la globalizzazione fosse una grande stronzata?
L'Europa ha una storia diversa da quella degli Stati Uniti d'America. Questi nacquero da una rivoluzione comune contro l'Inghilterra, la madrepatria esosa, e da principi di eguaglianza che non hanno pari in tutto il resto del mondo, elaborati dagli uomini che si erano fatti da sé (self made men) nel Nuovo Mondo. L'Europa, invece, ha sempre avuto una storia caratterizzata da scontri tra territori, tra paesi diversi prima e poi tra nazionalità. Ha avuto i teorici del concetto di Nazione e poi i martiri e gli eroi morti per la Nazione stessa. Ha avuto una storia non di parità ma di élite, di ceti privilegiati, di parassiti alla corte dei sovrani e di plebi calpestate e marginalizzate. E' stata la culla di due Guerre Mondiali nate da scontri tra Nazioni e da revanche territoriali.
Cosa c'entra tutto questo con l'Europa unita (che avrà le sue radici cristiane, la quali, però, non le hanno risparmiato lotte intestine plurisecolari)?
Il risultato di secoli di storia è sotto gli occhi di tutti: nazioni che vogliono sopraffare altre nazioni. Come è sempre stato nella storia della vecchia Europa e come è ancora oggi. Solo che adesso c'è la scusa buonista del volemose bene perché siamo un' Europa sola. Ma, come al solito, la Storia è ineguagliata maestra di vita.

2 commenti:

Adriana ha detto...

Ah, ah, hai scelto una vignetta geniale per accompagnare il tuo post!

Lucia Gangale ha detto...

Merito di Vukic! :-)

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