sabato 23 luglio 2011

C'è CARUSO DIETRO SPIDERTRUMAN?

(Corriere della Sera) – Ore 14.21. Francesco Caruso gira voce che «Spider Truman» sia lei, conferma? «Io?». Pausa. Lunga pausa. «No, non sono io. In questo momento sono in Spagna e ammetto di non saperne molto di questa cosa». Però c’è un blogger che l’avrebbe smascherata. Ha fatto tutto un giro sulla sua casella di posta e alla fine dice di essere risalito al suo profilo Facebook. Ancora una pausa. «Ah sì? Mah, guardi, io in realtà non c’entro nulla. Se vuole ci vediamo e ne parliamo a Genova, in occasione della commemorazione per i fatti del G8».

PRIMA CHIAMATA – Clic. La telefonata finisce così. Sul web, intanto, le voci si fanno sempre più insistenti. Francesco Caruso, «no global», ex parlamentare di Rifondazione comunista, compirà 37 anni il prossimo mese e con lo «Spider Truman» intervistato da questo giornale condivide l’età, le origini meridionali e la presenza nel capoluogo ligure questo fine settimana. E allora insistiamo ancora. Ore 15.50. Francesco, lo ammetta, è lei «Spider Truman». Sospiro. «Io questo qui in effetti lo conosco, ci siamo incontrati la prima volta a Montecitorio, è un disgraziato». Ma prima ha detto di non saperne nulla. «Eh sì, ma non potevo dirglielo perché non l’avevo chiesto ancora a lui se potevo rendere nota la nostra amicizia». Quindi «Spider Truman» non è lei, ma uno che conosce. «Sì, sì. È un disgraziato, lo ripeto. Uno che non conosce bene le tecnologie e non è molto alfabetizzato». Però scusi, Francesco, le frasi scritte su Facebook sono abbastanza dotte per uno che lei considera poco alfabetizzato. «Eh, ma infatti io gli ho dato una mano a tirare su tutta ’sta roba». Ah, quindi c’entra anche lei in questa cosa. «Sì, sì. È che lui non è bravo con Internet e allora gli ho dato una mano». Francesco, insistiamo, «Spider Truman» sembra essere proprio lei. Dall’altra parte c’è il silenzio. Lungo, almeno una quindicina di secondi. Poi un altro sospiro. «Senta, facciamo così: mi chiami per le 17.30». Clic.

MEZZA AMMISSIONE – Ore 17.32: il cellulare dell’ex parlamentare risulta spento. Ore 17.38: ancora spento. Ore 17.49: il telefonino dà segnale occupato. Ore 17.50: la voce di una compagnia italiana avverte che il numero non è raggiungibile. Ore 18.02: cellulare ancora spento. Ore 18.11: il cellulare squilla. Pronto, Francesco, finalmente raggiungibile. «Eh sì, mi dica». Allora possiamo confermarlo: «Spider Truman» è lei. «Eh, ma… Senta io ho solo scritto i post sul blog e su Facebook». Quindi è lei. Quindi non è vero che si tratta di un precario che ha lavorato per quindici anni a Montecitorio e che poi è stato cacciato. «Eh…». Clic. Qui il segnale s’interrompe. Il cellulare è spento. Fino alle 19.15. Quando Caruso, tornato in Italia nel giro di un’ora, promette di farci parlare in serata con il vero «Spider Truman». Intanto alle accuse del blogger «anti casta» ha replicato Nunzia De Girolamo, la parlamentare 35enne del Popolo della Libertà. «Caro Spider Truman, ti scrivo mettendoci la “faccia”, come tutte le persone che stanno commentando i tuoi “segreti”», esordisce in una lunga lettera al Corriere della Sera. «Io pago le multe, non ho auto blu e ho acquistato la mia autovettura usata senza sconti». E ancora: «La mia famiglia e i miei amici non hanno mai beneficiato di alcun privilegio, non hanno fatto viaggi gratis né altro. Non ho mai denunciato la perdita di alcunché, sebbene mi sia capitato di smarrire qualcosa». «C’è sicuramente chi abusa del suo ruolo politico o istituzionale», ammette la parlamentare pdl, «ma fortunatamente ci sono tantissime persone perbene che fanno politica per passione e, consentimi la presunzione, tra questi mi ci metto anch’io».

Leonard Berberi

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