Chiara ha 17 anni, studia alle superiori, ed ogni mattina prende il treno che dalla sua città la porta nella città vicina dove si trova la sua scuola. Uno di quei treni pieni di ragazzini infreddoliti nei giorni degli interminabili inverni, dove si raccontano le proprie avventure e disavventure scolastiche, si ascolta la musica con le cuffiette, si caricano zaini pesanti.
Questa ragazzina sottile, dai lunghi capelli rossi e dai modi garbati, è una delle più grandi pianiste che io conosca. Non è famosa, non è sotto i riflettori, non in televisione o sui giornali. Ieri sera, in una sala cittadina, ha suonato Mendelssohn (di cui ricorre il bicentenario della nascita) ed i suoi compagni di scuola non ne sapevano quasi nulla…
Se l’aveste sentita vi avrebbe mandato in estasi, per la sua tecnica perfetta unita alla passione che ci ha messo nel suonare pezzi di enorme difficoltà. Non è riuscita a contenere l’emozione quando alla fine dell’esibizione mi sono avvicinata per salutarla, dicendole quanto la natura sia stata generosa con lei e come debba fare buon uso del talento che ha. Di fronte a me c’era una persona veramente umile. Grande, nella sua umiltà.
Chiara l’ho avuta l’anno scorso in una classe terza, e posso dire di essere fiera, molto fiera, di avere avuto tra le mie alunne una persona come lei.
Orsola, invece, è mia alunna attualmente. E’ un’energica donna di poco più di cinquant’anni, penso, perché la sua età non la conosco. Orsola lavora in ospedale e studia alle serali. Ha una figlia ed un marito disabili, in casa deve pensare a tutto lei e farsi in quattro anche fuori. Adesso che sua figlia è caduta rompendosi il piede le difficoltà sono aumentate. Ma Orsola non molla. L’ho sentita parlare in conferenze pubbliche, con l’energia di sempre e con lo spirito critico che la contraddistingue anche in classe. Con l’entusiasmo e con la voglia di fare che fa parte della sua natura.
Tutti quanti avremmo da imparare da lei. Un vulcano di idee e di energia positiva che sfida qualsiasi tentazione nichilistica che spesso fa capolino nelle coscienze individuali, soprattutto dei più giovani.
L’ho vista fare parte di uno dei “borghi” che partecipano al palio cittadino, cucinava pizze per gli avventori. L’ho vista elegantissima parlare in difesa delle pari opportunità. Adesso, in vista delle elezioni amministrative, si è candidata in una lista cittadina, e ti parla come una politica consumata.
Ogni volta che mi vede mi saluta sorridendomi e abbracciandomi affettuosamente.
Lavora sempre sodo, Orsola, e studia con profitto.
Non si è mai pianta addosso, ma si è sempre rimboccata le maniche ed è andata avanti con la sua vita difficile, con il sorriso e con il suo calore per gli altri.
Queste sono persone meravigliose.
Persone di cui il mondo è pieno, ma di cui la gran parte delle volte nessuno parla, perché il bene e la bontà non fanno mai scoop.
Sono queste le persone che ti convincono a non mollare, nonostante tutte le crisi planetarie. Loro, e non i politici che blaterano proposte e soluzioni improbabili.
Queste grandi persone, con la loro volontà e l’impegno. Nonostante tutto.
Persone meravigliose.
Questa ragazzina sottile, dai lunghi capelli rossi e dai modi garbati, è una delle più grandi pianiste che io conosca. Non è famosa, non è sotto i riflettori, non in televisione o sui giornali. Ieri sera, in una sala cittadina, ha suonato Mendelssohn (di cui ricorre il bicentenario della nascita) ed i suoi compagni di scuola non ne sapevano quasi nulla…
Se l’aveste sentita vi avrebbe mandato in estasi, per la sua tecnica perfetta unita alla passione che ci ha messo nel suonare pezzi di enorme difficoltà. Non è riuscita a contenere l’emozione quando alla fine dell’esibizione mi sono avvicinata per salutarla, dicendole quanto la natura sia stata generosa con lei e come debba fare buon uso del talento che ha. Di fronte a me c’era una persona veramente umile. Grande, nella sua umiltà.
Chiara l’ho avuta l’anno scorso in una classe terza, e posso dire di essere fiera, molto fiera, di avere avuto tra le mie alunne una persona come lei.
Orsola, invece, è mia alunna attualmente. E’ un’energica donna di poco più di cinquant’anni, penso, perché la sua età non la conosco. Orsola lavora in ospedale e studia alle serali. Ha una figlia ed un marito disabili, in casa deve pensare a tutto lei e farsi in quattro anche fuori. Adesso che sua figlia è caduta rompendosi il piede le difficoltà sono aumentate. Ma Orsola non molla. L’ho sentita parlare in conferenze pubbliche, con l’energia di sempre e con lo spirito critico che la contraddistingue anche in classe. Con l’entusiasmo e con la voglia di fare che fa parte della sua natura.
Tutti quanti avremmo da imparare da lei. Un vulcano di idee e di energia positiva che sfida qualsiasi tentazione nichilistica che spesso fa capolino nelle coscienze individuali, soprattutto dei più giovani.
L’ho vista fare parte di uno dei “borghi” che partecipano al palio cittadino, cucinava pizze per gli avventori. L’ho vista elegantissima parlare in difesa delle pari opportunità. Adesso, in vista delle elezioni amministrative, si è candidata in una lista cittadina, e ti parla come una politica consumata.
Ogni volta che mi vede mi saluta sorridendomi e abbracciandomi affettuosamente.
Lavora sempre sodo, Orsola, e studia con profitto.
Non si è mai pianta addosso, ma si è sempre rimboccata le maniche ed è andata avanti con la sua vita difficile, con il sorriso e con il suo calore per gli altri.
Queste sono persone meravigliose.
Persone di cui il mondo è pieno, ma di cui la gran parte delle volte nessuno parla, perché il bene e la bontà non fanno mai scoop.
Sono queste le persone che ti convincono a non mollare, nonostante tutte le crisi planetarie. Loro, e non i politici che blaterano proposte e soluzioni improbabili.
Queste grandi persone, con la loro volontà e l’impegno. Nonostante tutto.
Persone meravigliose.
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