giovedì 28 febbraio 2008

In galera

Il sostituto procuratore generale Piero De Petris ai giudici della quarte corte d'appello di Milano ha chiesto 10 anni di carcere per Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile. Quattro anni e 2 mesi al santone Do Nascimento.
L'accusa: truffa con raggiro. Afferma De Petris: "Si tratta di una grande intuizione imprenditoriale e delinquenziale. L'intuizione è stata quella di pensare che se si riesce a creare una struttura, come quella televisiva, per fare leva sulla credulità popolare, si può riuscire a truffare un numero enorme di persone. Partivano le chiamate e le minacce di pericoli immaginari. Le persone, in questo modo, venivano sempre più avviluppate e catturate".

Già nel VI secolo a. C. il filosofo Gorgia aveva capito che la parola può essere un arma a doppio taglio. La parola - diceva - è un corpo sottilissimo e invisibilissimo che divinissime opere sa compiere.
In questo caso le sa compiere proprio bene, appoggiandosi alla disperazione della gente. Che ha abboccato all'amo, anche se a lanciare il messaggio sono state due donne piuttosto scarsine dal punto di vista della classe. Saranno dettagli, ma chi urla attraverso il televisore non mi convince mai molto. Come nella vita. Anche se riconosco alle due vere "capacità imprenditoriali".

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