mercoledì 2 maggio 2018

LA STORIA DI RACHELE IZZO. DIVENTERA' LA SANTA DI MERCOGLIANO?

Le tracce della sua singolare storia sono state rinvenute nell'archivio parrocchiale di Mercogliano (AV) dall'arciprete Giuseppe Iasso, il quale prima ha scritto a tutti i sacerdoti irpini per avviare una raccolta di firme tra i fedeli, e poi ha indirizzato una lettera al prefetto per Congregazione della Causa dei Santi, ravvisando molte somiglianze con la vicenda di Santa Maria Goretti. Don Giuseppe Iasso ha anche pensato, in occasione del prossimo 5 maggio 2018, anniversario del martirio di Rachele Izzo, di consegnare tutta la documentazione raccolta al Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello. "Il resto lo farà la mano del Signore", ha detto l'arciprete di Mercogliano.
Questi i fatti. Il 5 maggio 1799, giorno funesto per la cittadina irpina, durante un raid dell'esercito francese, in conflitto con la dinastia dei Borbone e del suo re Ferdinando IV, la popolazione fu travolta dall'assalto degli invasori. Come documentano le carte, scritte dall'allora arciprete Nicola Maria Manzi, e riportate alla luce da don Giuseppe Iasso, la 48enne Rachele Izzo, mentre si trovava in casa di una sua zia inferma, per prestarle assistenza, "fu assalita nell'onore da quei scostumati soldati: non avendo voluto condiscendere alle di loro sfrenate voglie è restata vittima gloriosa del loro furore, per la sua parità; ed il di lei cadavere è stato seppellito nella Chiesa della Santissima Annunziata, in pace. In fede".
La chiesa si trova poco lontana dal Municipio di Mercogliano ed è un edificio sconsacrato e in rovina.
Don Giuseppe ha scovato l'elenco dei morti ed i particolari del sacrificio di Rachele Izzo.
Don Giuseppe Iasso negli anni ha sostenuto tantissime opere di beneficenza e si è speso per la popolazione dello Sri Lanka. Oggi fa voti perché alla concittadina mercoglianese sia riconosciuto l'atto di eroismo in difesa della sua purità e quindi per dichiararla Serva di Dio.

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