Il 19 Agosto del 14 d. C. l'imperatore Augusto, fondatore dell'Impero Romano, spira tra le braccia di sua moglie Livia. Nelle città italiane dove egli ha lasciato un segno del suo passaggio - ben quattro archi augustei si trovano ad Aosta, Fano, Rimini e Susa - si sono svolte o sono in corso manifestazioni per ricordare questo sovrano pacifico e magnanimo.
Augusto nasce a Roma nel quartiere Palatino il 23 Settembre del 63 a. C. da Azia, figlia minore di Giulia e sorella di Cesare, alla morte del quale (Idi di marzo del 44 a. C.) intraprende la sua carriera politica. Nel 43 a. C. si costituisce il triumvirato tra Ottaviano, Antonio e Lepido, ma nel 31 a. C. il sodalizio si sfascia e ne scaturisce una guerra civile, che si conclude con la battaglia di Anzio, da cui Ottaviano esce vincitore. Nel 27 a. C. Ottaviano diventa Augusto e dà di fatto inizio all'età imperiale. Attraverso delle campagne militari allarga i confini dell'impero ed inizia anche una serie di riforme politiche, sociali, militari, economiche. Durante il suo governo il Senato decreta per ben tre volte la chiusura del tempio di Giano, a significare che la pace regnava in tutto il suo impero. La morte lo coglie a Nola. Il suo corpo sarà trasportato a Roma ed esposto nella sua dimora sul Palatino, da cui, l'indomani, in un baldacchino d'avorio e d'oro e con una sua effige di cera in abiti trionfali, viene condotto nel foro imperiale, dove è pronunciato il discorso funebre. Una lunga processione lo accompagna fino al Campo Marzio, dove il corpo è bruciato su una pira. Si racconta che durante il rito un senatore abbia visto spiccare dalle fiamme un'aquila in volo, trasportando con sé l'anima di Augusto.
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