domenica 5 ottobre 2014

RICORRE IL BIMILLENARIO DELLA MORTE DELL'IMPERATORE AUGUSTO

Il 19 Agosto del 14 d. C. l'imperatore Augusto, fondatore dell'Impero Romano, spira tra le braccia di sua moglie Livia. Nelle città italiane dove egli ha lasciato un segno del suo passaggio - ben quattro archi augustei si trovano ad Aosta, Fano, Rimini e Susa - si sono svolte o sono in corso manifestazioni per ricordare questo sovrano pacifico e magnanimo.
Augusto nasce a Roma nel quartiere Palatino il 23 Settembre del 63 a. C. da Azia, figlia minore di Giulia e sorella di Cesare, alla morte del quale (Idi di marzo del 44 a. C.) intraprende la sua carriera politica. Nel 43 a. C. si costituisce il triumvirato tra Ottaviano, Antonio e Lepido, ma nel 31 a. C. il sodalizio si sfascia e ne scaturisce una guerra civile, che si conclude con la battaglia di Anzio, da cui Ottaviano esce vincitore. Nel 27 a. C. Ottaviano diventa Augusto e dà di fatto inizio all'età imperiale. Attraverso delle campagne militari allarga i confini dell'impero ed inizia anche una serie di riforme politiche, sociali, militari, economiche. Durante il suo governo il Senato decreta per ben tre volte la chiusura del tempio di Giano, a significare che la pace regnava in tutto il suo impero. La morte lo coglie a Nola. Il suo corpo sarà trasportato a Roma ed esposto nella sua dimora sul Palatino, da cui, l'indomani, in un baldacchino d'avorio e d'oro e con una sua effige di cera in abiti trionfali, viene condotto nel foro imperiale, dove è pronunciato il discorso funebre. Una lunga processione lo accompagna fino al Campo Marzio, dove il corpo è bruciato su una pira. Si racconta che durante il rito un senatore abbia visto spiccare dalle fiamme un'aquila in volo, trasportando con sé l'anima di Augusto.

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