sabato 1 settembre 2007

Privilegi e privilegi

Potere politico e potere religioso, si sa, vanno da sempre a braccetto. Non si è ancora spenta la eco relativa ai privilegi della Chiesa cattolica, che in Italia detiene 100mila immobili esenti dall’Ici (oltre donazioni e balzelli vari, un tempo detti “decime”), con un buco di un miliardo di euro per le casse di Stato e Comuni, che si accende la polemica sulle case “svendute” ai politici italiani.
L’inchiesta realizzata dall’”Espresso” –l’hanno chiamata, appunto, svendopoli– non è andata proprio giù ai vari Mastella, Veltroni, Casini, Cossiga eccetera eccetera, in tutto 19 nomi in elenco di politici che hanno acquistato a prezzo stracciato appartamenti ed attici nel centro di Roma. Si tratta di palazzi dell’Ina, Pirelli, Assitalia e Generali.
Il Ministro della Giustizia ha già querelato il settimanale, reo di avere svelato (“insinuazioni ignobili”) che la moglie del guardasigilli ha acquistato dalla società Intium 26 vani e terrazzo per sé e per i figli per un milione e 200mila euro. Mentre Marini, furibondo, smentisce di avere comperato da Scip ex Inpdai 14 vani per un milione di euro, e dice di stare meditando la querela. Invece l’ex presidente Cossiga ammette di avere acquistato con lo sconto, “ma non ingiustamente”. Anche Casini ha acquistato a prezzi di saldo case per la madre, l’ex moglie e le figlie.
Nel dopoguerra il popolo italiano fece una colletta per far acquistare ad Alcide De Gasperi una casa, che l’aveva data a tutti ma non l’aveva per sé.
Chissà: forse se oggi politici e prelati prevedessero leggi per autotassarsi, invece di tassare sempre il popolo sovrano, belle case si potrebbe costruirle anche per chi non ce l’ha.

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://blog.libero.it/kayfakayfa/3194701.html

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