Senza dubbio è stato un successone e Beppe Grillo può dirsi soddisfatto. Un milione i partecipanti al V-day, il raduno promosso dal comico genovese per dire no alla elezione al Parlamento di deputati condannati per reati di vario tipo. Una manifestazione pacifica per una politica più pulita. Riporto un commento che ho letto sul forum de "La Stampa": Non c'è dubbio che dobbiamo andare avanti, come non c'è dubbio che il V-day comincia a dare i primi risultati. La cosa più importante è non disperdersi, mantenere costante la pressione, non crogiolarsi per il buon risultato ottenuto. Chiaramente tutti noi vorremmo che le cose cambiassero velocemente, quindi sanare il marciume che regna all’interno della politica (casta). Io credo che dobbiamo obbligare i politici a dare una risposta alle nostre richieste. Se questo gruppo rimane insieme e avrà pazienza, alle prossime elezioni, nel programma politico, chiederemo ufficialmente che le nostre richieste siano accolte, diversamente dovranno tenere conto che qualche milione di italiani non li voterà. Siccome siamo in tanti, saranno costretti a cedere. Altro che demagogia. Forse criticano per invidia, boh! Non so c…i loro.
giovedì 13 settembre 2007
sabato 1 settembre 2007
La classifica del potere rosa nel mondo
Come tutti gli anni le società demoscopiche hanno effettuato la classifica delle donne più potenti del mondo.
Ecco le prime dieci:
1) Angela Merkel – Cancelliere tedesco (come l’anno scorso)
2) Wu Yi - Vicepremier della Repubblica popolare cinese
3) Ho Ching - Chief executive della Temasek Holdings di Singapore, (nonché moglie del primo ministro e ministro delle Finanze di Singapore Lee Hsieng Loong)
4) Condoleezza Rice - Segretario di Stato americano
5) Indra K. Nooy - Presidente della Pepsi Cola
6) Sonia Gandhi - Presidente dell'Indian National Congress Party e vicentina di nascita
7) Cynthia Carroll - Chief executive della Anglo American
8) Patricia Woertz - Presidente della Archer Daniels Midland
9) Irene Rosenfeld - Presidente della Kraft Foods
10) Patricia Russo - Chief executive della Alcatel
Per quanto riguarda le capitane d’industria italiane figurano Marina Berlusconi al 33° posto e Giuliana Benetton al 91°…
A quando una classifica italiana di sole italiane?
Ecco le prime dieci:
1) Angela Merkel – Cancelliere tedesco (come l’anno scorso)
2) Wu Yi - Vicepremier della Repubblica popolare cinese
3) Ho Ching - Chief executive della Temasek Holdings di Singapore, (nonché moglie del primo ministro e ministro delle Finanze di Singapore Lee Hsieng Loong)
4) Condoleezza Rice - Segretario di Stato americano
5) Indra K. Nooy - Presidente della Pepsi Cola
6) Sonia Gandhi - Presidente dell'Indian National Congress Party e vicentina di nascita
7) Cynthia Carroll - Chief executive della Anglo American
8) Patricia Woertz - Presidente della Archer Daniels Midland
9) Irene Rosenfeld - Presidente della Kraft Foods
10) Patricia Russo - Chief executive della Alcatel
Per quanto riguarda le capitane d’industria italiane figurano Marina Berlusconi al 33° posto e Giuliana Benetton al 91°…
A quando una classifica italiana di sole italiane?
Privilegi e privilegi
Potere politico e potere religioso, si sa, vanno da sempre a braccetto. Non si è ancora spenta la eco relativa ai privilegi della Chiesa cattolica, che in Italia detiene 100mila immobili esenti dall’Ici (oltre donazioni e balzelli vari, un tempo detti “decime”), con un buco di un miliardo di euro per le casse di Stato e Comuni, che si accende la polemica sulle case “svendute” ai politici italiani.
L’inchiesta realizzata dall’”Espresso” –l’hanno chiamata, appunto, svendopoli– non è andata proprio giù ai vari Mastella, Veltroni, Casini, Cossiga eccetera eccetera, in tutto 19 nomi in elenco di politici che hanno acquistato a prezzo stracciato appartamenti ed attici nel centro di Roma. Si tratta di palazzi dell’Ina, Pirelli, Assitalia e Generali.
Il Ministro della Giustizia ha già querelato il settimanale, reo di avere svelato (“insinuazioni ignobili”) che la moglie del guardasigilli ha acquistato dalla società Intium 26 vani e terrazzo per sé e per i figli per un milione e 200mila euro. Mentre Marini, furibondo, smentisce di avere comperato da Scip ex Inpdai 14 vani per un milione di euro, e dice di stare meditando la querela. Invece l’ex presidente Cossiga ammette di avere acquistato con lo sconto, “ma non ingiustamente”. Anche Casini ha acquistato a prezzi di saldo case per la madre, l’ex moglie e le figlie.
Nel dopoguerra il popolo italiano fece una colletta per far acquistare ad Alcide De Gasperi una casa, che l’aveva data a tutti ma non l’aveva per sé.
Chissà: forse se oggi politici e prelati prevedessero leggi per autotassarsi, invece di tassare sempre il popolo sovrano, belle case si potrebbe costruirle anche per chi non ce l’ha.
L’inchiesta realizzata dall’”Espresso” –l’hanno chiamata, appunto, svendopoli– non è andata proprio giù ai vari Mastella, Veltroni, Casini, Cossiga eccetera eccetera, in tutto 19 nomi in elenco di politici che hanno acquistato a prezzo stracciato appartamenti ed attici nel centro di Roma. Si tratta di palazzi dell’Ina, Pirelli, Assitalia e Generali.
Il Ministro della Giustizia ha già querelato il settimanale, reo di avere svelato (“insinuazioni ignobili”) che la moglie del guardasigilli ha acquistato dalla società Intium 26 vani e terrazzo per sé e per i figli per un milione e 200mila euro. Mentre Marini, furibondo, smentisce di avere comperato da Scip ex Inpdai 14 vani per un milione di euro, e dice di stare meditando la querela. Invece l’ex presidente Cossiga ammette di avere acquistato con lo sconto, “ma non ingiustamente”. Anche Casini ha acquistato a prezzi di saldo case per la madre, l’ex moglie e le figlie.
Nel dopoguerra il popolo italiano fece una colletta per far acquistare ad Alcide De Gasperi una casa, che l’aveva data a tutti ma non l’aveva per sé.
Chissà: forse se oggi politici e prelati prevedessero leggi per autotassarsi, invece di tassare sempre il popolo sovrano, belle case si potrebbe costruirle anche per chi non ce l’ha.
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