Il più bello dei mariè quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Nazim Hikmet
Note di costume e società. Web diary of social cognizer.


“Cosa fare per stimolare, far esprimere l’energia e la creatività giovanile impedendo però che diventi forza distruttiva, dissipazione, ma si incanali verso una meta costruttiva?
O Signore, insegnami ad essere cristiano anche sulla strada. Guida i miei passi sulla via della pace e del bene; proteggimi nei miei viaggi, così che in salute e in serena letizia posa ritornare fra i miei cari. E tu, sant’Antonio di Padova, che finché eri in vita tanto camminasti e viaggiasti per annunciare il Regno di Dio, fammi compagnia mentre viaggio in bicicletta, in moto o in macchina, in treno o in aereo; tienimi lontano dai pericoli e aiutami ad essere solidale con chi incontro o mi è accanto.
1. Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
Diretta discendente di Demetra - Cerere, dea dei campi e della luce della bella stagione , alla quale in questo periodo gli antichi offrivano in voto frumento bollito e fiaccole luminose, Santa Lucia viene festeggiata a Circello (BN), Atena Lucana (SA) e Lenna (BG) con un grande falò che ricorda quello in cui venne gettata durante il martirio e dal quale uscì indenne.Sì perché i modi che la tradizione religiosa-popolare vuole usati per ucciderla son parecchi.
Dal libro di LILLI GRUBER “Streghe” – Rizzoli 2008, pagg. 237-38
A teatro ho avuto modo di assistere ad una divertente pièce dal titolo “Afrodita e le ricette immorali”, uno spettacolo di poco più di un’ora, dove la voce recitante è quella di Gisella Bein, accompagnata dalla fisarmonica di un virtuoso Luca Zanetti. Spettacolo esilarante, e fatto con pochi mezzi, dove il tema è quello dei legami tra cibo ed erotismo, ricavato dai racconti di Isabelle Allende (“Afrodita”) e di Manuel Vazquez Montalban (“Le ricette immorali”), entrambi pubblicati in Italia da Feltrinelli.
Fonte: La Stampa, 30 novembre 2008 (Estratto)
Dal libro di Lilli Gruber “Streghe”, Rizzoli 2008, pag 181
Uno dei motivi per cui, a mio parere, la Chiesa perde terreno tra le coscienze italiane, è il suo ostinarsi a volere far leva sui sensi di colpa che fanno parte dell’ancestrale natura umana. Neanche la più spaventata massaia di casa vicino alla parrocchia o la più bigotta delle donne, crederebbe ormai all’autopunizione ed al sacrificio come mezzo di espiazione e di acquisto del Paradiso.