domenica 9 giugno 2024

PER FAR CRESCERE I FIGLI SERENI E INTELLIGENTI C'E' UN'ARMA FORMIDABILE: LA LETTURA

(Assedio Bianco) - Abituare i bambini a leggere significa assicurare loro uno sviluppo più armonico, con performance scolastiche e in generale intellettive migliori, e con un rischio di depressione e altri disturbi dell’umore inferiore. Lo dimostra un grande studio condotto in collaborazione da ricercatori britannici, dell’Università di Oxford, e cinesi, della Fudan University di Pechino, pubblicato su Psychological Medicine, che ha preso in esame la storia di oltre 10.200 ragazzi. Gli autori hanno infatti analizzato i risultati ottenuti in indagini strumentali quali le risonanze, e poi test, interviste e resoconti scolastici di ragazzi che avevano acquisito l’abitudine a leggere regolarmente tra i due e i nove anni, oppure in giovani che avevano sempre letto poco, iniziando più tardi, o non avevano mai letto, trovando innanzitutto che le due tipologie rappresentano, grosso modo, metà della popolazione degli adolescenti ciascuna. Dopo aver introdotto numerosi fattori correttivi come lo stato socioeconomico della famiglia di provenienza, hanno poi verificato i risultati scolatici e visto così un chiarissimo legame tra il rendimento, le abilità verbali e quelle associate alla concentrazione e alla memoria, e il fatto di aver iniziato a leggere da piccoli. Inoltre, gli ex bambini lettori erano stati decisamente meno colpiti  da depressione, tendenza a mostrare aggressività e insofferenza alle regole e altri disturbi psicologici tipici dell’adolescenza. Infine, tendevano anche a passare meno tempo di fronte a un device come un cellulare o un computer, e a dormire più a lungo e meglio. Tutto ciò ha trovato riscontri anche nelle risonanze magnetiche, che hanno mostrato un maggiore sviluppo nelle aree specifiche. Abituare i bambini alla lettura fino dalla più tenera età è dunque un gesto che ha ripercussioni su tutto il loro sviluppo. Non bisogna comunque esagerare: secondo gli autori, il quantitativo di ore da dedicare alla lettura è di 12 ore alla settimana, perché per i bambini è importante anche avere spazio per l’attività fisica (meglio se all’aria aperta), il gioco la socializzazione con i coetanei e anche l’assenza di qualunque occupazione.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 6 luglio 2023
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domenica 7 aprile 2024

GUSTAW HERLING-GRUDZINSKI E LA SUA CASA DI NAPOLI

 

A Napoli, nella signorile via Crispi, sede di prestigiosi uffici e di svariati consolati, c'è la casa dove abitò lo scrittore polacco Gustav Herling-Grudzinski (1919-2000), tra i più grandi del Novecento. Catturato dai bielorussi, fu condannato a due anni di gulag, su cui scrisse il libro Un mondo a parte (Inny świat. Zapiski sowieckie (1953, già pubblicato in ingl. nel 1951; trad. it. Un mondo a parte, 1958) a lungo ignorato dalla critica e respinto dalle case editrici. In esso, per la prima volta svelava al mondo l'esistenza dei lager sovietici e gli orrori che le vittime vivevano lì dentro. Il filosofo inglese Bertrand Russell, di questo libro scrisse: “Dei molti libri che ho letto sulle esperienze delle vittime delle prigioni e dei campi di lavoro sovietici, Un mondo a parte di Gustaw Herling è il più impressionante e quello scritto meglio. Egli possiede a un grado assai raro il potere della descrizione semplice e vivida, ed è del tutto impossibile mettere in dubbio la sua sincerità in ogni punto".
Grudzinski proveniva da una agiata famiglia ebrea. In prime nozze sposò la pittrice Krystyna Domanska, morta suicida pochi anni dopo e poi, nel 1955, Lidia Croce, figlia del filosofo Benedetto Croce. Scherzando, Gustav si definiva "un polacco-napoletano" ed è Napoli la città in cui è morto ed è sepolto. Per tutta la vita scrisse denunciando i crimini commessi dal regime sovietico. 
In quella casa qualche volta era stato Piero Craveri, nipote di Benedetto Croce e mio professore all'Università Federico II di Napoli. Insegnava Storia delle istituzioni parlamentari. Craveri, primogenito di Elena Croce (primogenita di Benedetto) era un signore d'altri tempi. Aveva svolto anche attività politica al comune di Napoli. Era stato eletto senatore nel 1985. Mi ha fatto un certo effetto sapere della sua scomparsa. Se ne è andato il giorno prima della Vigilia di Natale 2023. Craveri era uno storico di area liberale. Si è occupato di studiare a fondo la figura di Alcide De Gasperi, di cui riconosce i meriti nella costruzione dell'Italia nel primo dopoguerra. Nei suoi ultimi libri, lo studioso esprimeva pessimismo sulle istituzioni rappresentative italiane. Forse ha ragione: gli è toccato in sorte di parlare di statisti come De Gasperi, per arrivare ai "politici" che ci ritroviamo oggi. 


venerdì 22 marzo 2024

CORSO ACCELERATO DI IMBECILLITA' SUICIDA

(MARCELLO VENEZIANI) - Ma in che mondo ci stanno portando? Dunque ricapitoliamo la situazione per chi si fosse distratto, avesse perso il filo complessivo della situazione o si fosse messo in contatto con il mondo solo adesso, dopo aver vissuto da automa. Stando a quel che abbiamo appreso in questi giorni, noi dovremmo scendere in guerra con Putin, chiudere un occhio sugli eccidi di Gaza perché non sono un genocidio, interrompere ogni tentativo di arginare i flussi migratori, non celebrare le nostre feste religiose ma solo il ramadam, inserire nella Costituzione non più il diritto alla vita ma il diritto ad abortire, seguire le prescrizioni woke nelle scuole, nelle università, sui social, in famiglia e nelle relazioni pubbliche e private, ovunque. A suggerirci questo catechismo non sono isolati maestrini che si sono bevuti il cervello, ma nell’ordine i vertici dell’Unione europea e di alcuni suoi governi nazionali, come la Francia.

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