domenica 16 febbraio 2020

LEE IACOCCA, MISSIONE PER SALVARE LA STATUA DELLA LIBERTA'

Quasi quarant'anni fa, Lee Iacocca mi fece una domanda che mi cambiò la vita: mi sarei unito a una missione per salvare la Statua della Libertà e Ellis Island? Certo, ho detto di sì.
Insieme, abbiamo intrapreso un importante restauro del più grande monumento americano alla libertà e alle opportunità: La Statua della Libertà. Nel luglio del 1986, abbiamo celebrato il centenario della dedica della statua e il completamento del restauro con il "Liberty Weekend" di quattro giorni. Quindi, con il supporto e la generosità inarrestabili del popolo americano, abbiamo salvato cinque edifici a Ellis Island. Ciò includeva l'edificio principale di Ellis Island, che ora è il Museo Nazionale dell'Immigrazione di Ellis Island.
Con il tuo aiuto, abbiamo anche fondato il Peopling of America Center nel 2015, raccontando la storia dell'immigrazione in America prima dell'apertura della stazione di elaborazione a Ellis Island nel 1892 e dopo la chiusura nel 1954. Durante questo periodo, l'American Family Immigration History Center aprì e ha supervisionato la digitalizzazione dei suoi milioni di record di passeggeri.
Nel 2016 ci siamo rivolti ancora una volta al popolo americano
per costruire il Museo della Statua della Libertà, completato nel 2019, che consente ai visitatori di esplorare la storia di Lady Liberty.
Ora, dopo tutti questi anni e progetti insieme, volevo farti sapere personalmente che mi ritirerò dalla Fondazione entro la fine dell'anno.
Volevo anche dire grazie. Non uno solo dei nostri sogni per la Statua della Libertà e Ellis Island sarebbero stati possibili senza amici come te.
Non me ne vado con tristezza, ma con speranza per il futuro. Spero per la tua generosità e una fede che il popolo americano, unito da una causa comune, continuerà a custodire e sostenere questi monumenti per generazioni!
Con il nuovo decennio arriva un'era emozionante per la Statua della Libertà-Ellis Island Foundation - di cui so che vorrai far parte ...
Per favore, fammi sapere che questi amati monumenti possono contare su di te facendo il tuo dono più generoso alla Statua della Libertà-Ellis Island Foundation oggi!
Non vedo l'ora di vedere cosa farai dopo!
 
Con gratitudine,
Stephen A. Briganti
Presidente e Amministratore Delegato


The Statue of Liberty-Ellis Island Foundation, Inc.
17 Battery Place, Ste. 210, New York, NY 10004-3507
212-561-4500
ContactUs@LibertyEllisFoundation.org














venerdì 14 febbraio 2020

LE NORME GUIDA DEL PERSONALE CHE MICHELE FERRERO SCRISSE OLTRE 40 ANNI FA

Massime da seguire nei contatti con il personale: “Quando parli  con un individuo ricorda: anche lui è importante”
  • 1-Nei vostri contatti mettete i vostri collaboratori a loro agio:
    • -Dedicate loro il tempo necessario e non le “briciole”
    • -Preoccupatevi di ascoltare ciò che hanno da dirvi
    • -Non date loro l’impressione che siate sulle spine
    • -Non fateli mai sentire “piccoli”
    • -La sedia più comoda del vostro ufficio sia destinata a loro

  • 2-Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso
  • 3- Rendete partecipi i collaboratori dei cambiamenti e discutetene prima della loro attuazione con gli interessati
  • 4-Comunicate gli apprezzamenti favorevoli ai lavoratori, quelli sfavorevoli comunicateli solo quando necessario, in quest’ultimo caso non limitatevi a una critica, ma indicate ciò che dovrà essere fatto nell’avvenire perché serva a imparare
  • 5-I vostri interventi siano sempre tempestivi: “Troppo tardi” è pericoloso quanto “Troppo presto”
  • 6-Agite sulle cause più che sul comportamento
  • 7-Considerate i problemi nel loro aspetto generale e non perdetevi nei dettagli, lasciate ai dipendenti un certo margine di tolleranza
  • 8-Siate sempre umani
  • 9- Non chiedete cose impossibili
  • 10-Ammettete serenamente i vostri errori, vi aiuterà a non ripeterli.
  • 11-Preoccupatevi di quello che pensano di voi i vostri collaboratori.
  • 12-Non pretendete di essere tutto per i vostri collaboratori, in questo caso finireste per essere niente.
  • 13-Diffidate di quelli che vi adulano, a lungo andare sono più controproducenti di quelli che vi contraddicono.
  • 14-Date sempre quanto dovete e ricordate che spesso non è questione di quanto, ma di come e di quando.
  • 15-Non prendete mai decisioni sotto l’influsso dell’ira, della premura, della delusione, della preoccupazione, ma demandatele a quando il vostro giudizio potrà essere più sereno
  • 16-Ricordate che un buon capo può far sentire un gigante un uomo normale, ma un capo cattivo può trasformare un gigante in un nano
  • 17-Se non credete in questi principi, rinunciate ad essere capi
MICHELE FERRERO

La fonte di queste massime è su Gazzetta d'Alba

giovedì 6 febbraio 2020

ITALIANI IN FUGA VERSO LA MERITOCRATICA ZURIGO

Il titolo è nostro, l'articolo è su Swissinfo, dove lo potete leggere in versione integrale



Angela Bonato e Giovanni Spitale in Italia non sono riusciti a trovare impiego come ricercatori.
(© Urs Jaudas/tages-anzeiger, All Rights Reserved)

Angela Bonato (28 anni) dopo gli studi in microbiologia all'Università di Padova ha lavorato senza paga per sei mesi in un laboratorio. La sua speranza di ottenere una borsa di studio per la tesi di dottorato non si è realizzata. Quando ha voluto partecipare al concorso per conseguirla, seguendo una procedura che avrebbe dovuto essere trasparente e "pulita", un impiegato dell'Università le ha detto: "Lascia perdere, le borse sono già state assegnate, concorso o meno". Adesso sta svolgendo il suo dottorato al Politecnico di Zurigo (Ethz).
Il marito, Giovanni Spitale (32 anni), ha studiato filosofia in Italia e non ha trovato lavoro, anche se la sua tesi è stata pubblicata da una prestigiosa casa editrice ed è utilizzata come strumento didattico universitario. Oggi, è ricercatore in bioetica all'Università di Zurigo.

"L'Italia riesce a formare scienziati eccezionali, capaci di affermarsi a livello internazionale. Il fatto che non riusciamo ad impiegare molti di loro direttamente in patria è una delle anomalie del mio Paese." 
Giulio Alaimo, Console generale italiano di Zurigo

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