martedì 21 agosto 2018

FEDERICO II DI SVEVIA E MELFI


Melfi nobile città dell'Apulia, circonvallata da mura di pietra, celebre per la salubrità dell'aria, per affluenza di popolazioni, per fertilità dei suoi campi.

FEDERICO II DI SVEVIA

sabato 18 agosto 2018

IL PONTE DI GENOVA, EMBLEMA DELLA NOSTRA DECADENZA MORALE

Sto leggendo l'articolo sui 12 ponti più spaventosi del mondo (qui), e chiaramente, in questo 18 agosto 2018, giornata di lutto nazionale per i morti nel crollo del ponte Morandi a Genova, il pensiero va alle vittime di quel crollo ed a tutto quello che già conoscete: la storia sulla revoca delle concessioni, la famiglia Benetton ed i suoi interessi, i fischi ai rappresentanti del PD giunti a fare passerella ai funerali, agli accordi fatti sottobanco e di notte tra la politica e gli imprenditori per vedersi affibiato l'incarico della gestione a tempo pressocché indeterminato, fino al gran rifiuto delle venti famiglie che quei funerali di Stato li hanno rifiutati, per protesta contro la politica.
Tutte cose che sappiamo tutti.
E guardo le immagini dei 12 ponti più spaventosi del pianeta. Che sono allucinanti. Ai limiti della follia umana. Eppure nessuno di loro è crollato. E' invece crollato un italianissimo ponte che passava sopra le case di tanti abitanti di Genova e vi stava appoggiato.
E c'è anche chi oggi, fra i banchi dell'opposizione, grida al complottismo e allo sciacallaggio.
Quel ponte e il suo crollo sono l'emblema della nostra decadenza morale e del fallimento della politica. Pronta a lucrare finanche sulla vita umana, pur di ottenere sempre e solo il suo tornaconto.


mercoledì 15 agosto 2018

I PRESIDI DI UNA VOLTA E GLI ODIERNI DIRIGENTI SCOLASTICI...

I direttori didattici e i presidi erano tutt'altro dagli attuali Dirigenti scolastici, del resto erano maestri e professori che provenivano dallo stesso tipo di scuola che dirigevano, esperti e non a digiuno di didattica, di pedagogia e di psicologia, uomini e donne di cultura e spesso dotati di grande esperienza, di buon senso e di umanità, un vero riferimento per gli insegnanti.
Questi messi a dirigere le scuole autonome sono burocrati, che non vanno al di là di una raffazzonata cultura neo aziendalista, fedeli esecutori di una didattica di Stato, veicolata da una buropedagogia infarcita da acronimi e prestiti dalla lingua inglese.
Pensano che le scuole siano un'azienda, anzi la considerano la loro azienda, credono che gli alunni e i genitori siano i loro clienti e che questi debbano essere soddisfatti in quanto il cliente ha sempre ragione e diritto al successo formativo, leggi promozione.
Gli insegnanti sono i loro sottoposti, definiti risorse umane da gestire come vogliono, da "dimansionare" all' occorrenza su potenziamento.
Gli insegnanti ridotti a risorsa umana vanno poi gerarchizzati e differenziati con una attribuzione di incarichi e retribuzione aggiuntiva che privilegia sempre più chi fa altro dal lavoro di insegnamento in aula.
Le vere risorse per questi "imprenditori" sono i progetti, gli indici di successo sono il numero dei promossi, il numero dei progetti finanziati, la buona stampa e la comunicazione, un racconto autoreferenziale che vende per eccellenza quella che è mediocre se non scadente prodotto.
Quello che erano scuole di tradizione culturale pluridecennale ed erano riconoscibili nelle città grandi e piccole per i loro professori e presidi, penso ad es. al Liceo Umberto a Napoli, al Giulio Cesare a Roma, al Parini a Milano, all' Alfieri o al D'Azeglio a Torino o anche al Giannone a Benevento e a tante altre scuole, ora sono illustrate con scaltre operazioni di marketing.

LIBERO TASSELLA
www.facebook.com/groups/professioneinsegnante/permalink/1851394938307492/

DOMENICO NOTARANGELO, STUDIOSO DI LUCANIA


lunedì 6 agosto 2018

THE GIFTS. POESIE DI IERI E DI OGGI

Incursioni poetiche e visive nel campo delle emozioni forti legate a luoghi ed occasioni speciali della vita. La generosità della Natura che ci offre quello di cui abbiamo bisogno. La vita che scorre tra le acque del fiume. La sera una lampada accesa. Il tepore della cena davanti ad una casa in campagna. L'alito dei cipressi dritti e fieri nel cielo. La fragranza dei prati verdi. La poesia degli ultimi raggi di sole che si posano sulla collina.

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