lunedì 4 giugno 2007

La politica? Roba da anziani

Numerosi studi pongono in luce che in Italia, dalla politica alle professioni quali l’insegnamento, vige una palese gerontocrazia. I numeri parlano chiaro. Alla Camera dei Deputati l’età media è di 51 anni e 6 mesi (52 anni e 6 mesi per gli uomini, 50 e 6 mesi per le donne). E’ la rappresentanza più anziana d’Europa. L’età media dei docenti è di 52 anni, dei rettori 62, dei generali e magistrati 58.
Per il premier Prodi in politica, come in tutte le cose, si affermano coloro che resistono ad una dura selezione. Se i giovani sono pochi è colpa loro. Esiste una meritocrazia.
Contro questa affermazione si leva la ministra Stefania Prestigiacomo, che, com’è noto, è stata tra le più giovani d’Italia. Essa afferma che è proprio in politica che la meritocrazia non esiste e descrive il panorama desolante di “vecchi incollati alla poltrona” che non sanno nemmeno che cos’è “youtube” e pensano ad attuare una politica solo per i propri figli e nipoti.Non sarà per questo difetto di recepire i modelli comunicativi moderni che la politica di casa nostra puzza di stantio? Che è priva di energia? Che sembra rannicchiata su sé stessa ed il dibattito che ne scaturisce è così scadente da non interessare i giovani i quali si interessano di altre cose? Al punto che decidono di optare per campi in cui esista ancora un minimo di meritocrazia e dove possano realmente confrontarsi. Lasciando perdere una politica che spesso non è di servizio. La storia si ripete. Oggi come ieri.

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