sabato 31 ottobre 2020

PERFECT DAY

Oggi ho fatto una lunga e rigenerante passeggiata nel bosco e devo dire che la giornata era veramente perfetta. Per luce, colori, profumi, tepore di questo ultimo giorno di ottobre. Un mese autunnale che annovero tra i miei preferiti. La natura cambia lentamente aspetto. L’aria è ancora tiepida, le giornate ancora belle, le foglie trascolorano e si possono osservarne le mille tonalità di verde, di giallo, di rosso, di castano chiaro. Il mio percorso è punteggiato di una variegata tipologia di alberi e piante. Si va dalle querce poderose che danno maestosità al panorama al tenero muschio che già campeggia sui muretti di contenimento della strada da me percorsa. È possibile calpestare tappeti di foglie morte ed avvistare simpatici ciclamini qua e là sull’erba. Incontrare alberi di fichi e di castagne, nonché specie di fiorellini e piantine diverse. È riposante ascoltare il dolce cinguettare degli uccelli ed ammirare le splendide colline che si adagiano all’orizzonte, mentre il cielo cambia colore a seconda del momento della giornata.


È possibile, in tal modo, recuperare un po’ di pace allontanandosi dal frastuono delle drammatiche notizie legate alla pandemia di questi tempi, realizzando, allo stesso tempo, che anche il dono di respirare e di fare una passeggiata non sono cose poi così scontate come crediamo e che ogni giorno è un dono che ci è concesso. Tornano alla mente storie boccaccesche, nelle quali si racconta che dieci giovani, tre uomini e sette donzelle, per sfuggire alla peste del Trecento si rifugiarono in una campagna isolata dal resto del mondo e stettero tutto il tempo a raccontarsi storie, per far passare il tempo senza annoiarsi. Mentre oggi pare non si sappia rinunciare alla movida ed al mojito, non sia mai che si impari a non uscire allo scopo di preservare se stessi e la salute pubblica.



Stavo cercando senza successo le parole per descrivere la perfezione di quest’ultimo giorno di ottobre 2020 e mi sono imbattuta di colpo nelle parole di Romina, che sul suo blog scrive:

«Però oggi è sabato e il pomeriggio è luminoso e immobile come se fosse estate, ma un’estate buona, compassionevole, ricca di sentimento». Non avrei potuto essere efficace.

Così, anche questo annus horribilis che continua a spargere malattia e infelicità è stato capace di regalarci un giorno di perfezione. Accogliamolo come un segno di speranza.

Pubblicato su Gli Stati Generali

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