mercoledì 8 dicembre 2010

DIEGO DELLA VALLE RESTAURA IL COLOSSEO

I lavori dovrebbero iniziare nel 2012 e finire entro l’anno successivo ma per il momento gli sponsor non ci sono e il restauro rischia di diventare un flop.
In aiuto, come un moderno Superman, compare il patron di Tod's, Diego Della Valle pronto a finanziare da solo il completo restauro del Colosseo, facendosi carico dell'intero costo dell'operazione. L’imprenditore marchigiano spiega «in momenti come questi, imprese che hanno la fortuna di andare bene e sono ambasciatrici dello stile di vita italiano nel mondo hanno il dovere di dare un segnale forte. É il momento per ognuno di noi di assumerci l'onere su cose che servono al Paese e questa è una di quelle».
Sempre secondo Della Valle «sarebbe bello se anche altri imprenditori potessero occuparsi di qualcos'altro, sarebbe un bellissimo segnale per la comunità internazionale che guarda con grande affetto all'Italia, ma soprattutto per noi in un momento così delicato».

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1255940&t=Roma%2F_Per_%93risanare%94_l%92area_archeologica_il_Comune_guarda_ai_privati
Per il momento intanto sono già 60 i milioni a disposizione: oltre ai 25 circa di Diego Della Valle (proprio per il restauro del Colosseo), ci sono i 16 messi a disposizione dal ministero dei Beni culturali per il commissario straordinario e 19 del Campidoglio. Denaro con cui in alcuni saranno aperti cantieri nei principali siti della città.

http://www.libertiamo.it/2010/12/03/colosseo-evviva-i-privati/
- Il 28 luglio scorso il ministro Bondi annunciava un bando per il finanziamento del restauro del Colosseo. Una grande iniziativa per coinvolgere il privato nel settore della cultura. Fatto sta che Diego Della Valle ieri sera ha confermato di voler mettere a disposizione 25 milioni di euro per il restauro del Colosseo, chiarendo, per altro, di non intendere sfruttare l’iniziativa a scopi commerciali e di non aver partecipato alla gara perché, in qualità di finanziatore, non intendeva assumersi le responsabilità connesse allo svolgimento dei lavori. Cosa abbastanza giustificabile: sarebbe anomalo uno stato di cose per cui chi ha la responsabilità dei lavori coincide con il soggetto finanziatore. Rispetto a Della Valle il timore è che i rapporti, non sempre idilliaci in passato, con il premier sia un fattore penalizzante nella valutazione della proposta.
Al momento, non si hanno notizie dal ministero né dal Campidoglio.

La vicenda è ad ogni modo emblematica, in quanto conferma l’interesse dei privati per la cultura. Lo testimonia, d’altra parte, il fatto che le imprese investono nel settore circa 3 miliardi di euro all’anno.
Un’analisi degli impieghi evidenzia un forte interesse per musei, mostre e spettacoli. Più difficile coinvolgerli nel finanziamento di interventi sui monumenti, finché la loro gestione sarà accentrata nelle mani pubbliche. Ma l’offerta di Della Valle può essere di incoraggiamento a ulteriori passi nella direzione di un più incisivo coinvolgimento dei privati nella gestione dei monumenti storici.

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