sabato 10 luglio 2010

UN SILENZIO ASSORDANTE

Ieri ero dal giornalaio per rinnovare il rito di ogni giorno, ma… «Oggi i giornali non escono». Non è Natale, non è capodanno, non è il 1° maggio. Non è normale… Poi mi sono ricordata di quanto letto il giorno prima: non saprei dire nulla sull’efficacia di altre forme di protesta contro una legge inaccettabile, ma su di me l’impatto è enorme. Non sfoglierò il mio quotidiano, non sentirò il fruscìo delle pagine, non vedrò la disposizione di colonne, foto, titoli, grassetti, né la familiare inchiostratura che riconosco a distanza. Non leggerò per prime le mie rubriche preferite, né l’aforisma efficace come un articolo. Le notizie, in qualche modo, arriveranno, ma non avrò le opinioni che mi spieghino i fatti, non le analisi che chiariscano i retroscena, né le interpretazioni che ne anticipino le conseguenze; non avrò chi mi aiuta a capire. E non è poco. Passerò la giornata ad elaborare il senso di perdita che mi pervade e ad ascoltare il rumore del silenzio. Grazie.

CONCETTA LA NAIA
MESTRE (VE)

“Lettere al direttore”, La Stampa, 10 luglio 2010, pag. 36

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