domenica 5 ottobre 2008

Il complesso di Edipo spiegato alle ragazzine

Immaginate di trovarvi in una classe di trenta ragazzine tra i 14 e i 15 anni e di spiegare loro Freud.
A parte il fatto che sembra di fare educazione sessuale, invece che scienze sociali, questo è quello che ne può venir fuori…

Classe 1^ F. Inizio a spiegare il complesso edipico di Freud:
- “Cos’è?”, dicono le ragazzine, e la M., ripetente di 1^, che a quanto pare ha seguito bene l’argomento nella classe precedente, dice loro:
- “E’ quando il bambino tra i 3 e i 5 anni sogna di farsi la mamma!”.
Espongo quindi le critiche mosse a Freud:
- “Gli studiosi hanno notato: “Come fa un bambino tra i 3 ed i 5 anni ad avere consapevolezza delle differenze anatomiche tra uomo e donna? Come fa cioè a conoscere i genitali maschili e femminili?”
E la M.:
- “Perché se li paciocca!”.
Quindi riporto che Freud parlava di “invidia del pene”, cioè del fatto che le bambine soffrono di non averlo. Visi di sufficienza tra le 30 fanciulle della classetta in questione. (“Se’! Figurati se mi sconfiffera del fatto di non avere l’attributo maschile!”).
La F., una ragazzina molto intelligente che prende sempre appunti:
- “Prof, ma io sono normale per il fatto di non aver mai provato queste cose?”.

2 commenti:

Unknown ha detto...

ma alla fine aveva ragione o no Freud?

Anonimo ha detto...

E' una teoria superata. Lo dicono le critiche successive che Freud ha avuto.

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