(Emanuele Dalcesti) - Oggi porto all'attenzione due notizie passate in secondo piano ma che trovo emblematiche dei nostri tempi: prima di tutto, negli Usa è stato battuto il triste record di morti per overdose... il disagio esistenziale diventa sempre più forte in ogni parte del mondo, la felicità pare diventata un'utopia, dilaga la sensazione di vivere esistenze senza senso alcuno; e meno sappiamo vivere, più veniamo assaliti da un vano desiderio di immortalità. Forse, prima di finire definitivamente intrappolati da questo sistema, non sarebbe opportuno interrogarsi su dove stiamo andando? Siamo felici, sereni, o ci aggrappiamo al turbinio della quotidianità per sfuggire a queste domande, per sfuggire a noi stessi ?
L'altra notizia che volevo porre in risalto è che uno studio scientifico ha dimostrato che negli Stati Uniti (ma nelle altre parti del mondo sarà uguale) le persone che hanno vissuto respirando gli ottani della benzina, hanno un QI più basso di quello delle generazioni precedenti, questo riguarda soprattutto i nati negli anni 60 e 70. Solo a me pare una cosa gravissima che abbiamo distrutto la cosa più importante che abbiamo, la nostra intelligenza, perché vi assicuro che potremmo anche vivere in paradiso, ma se non abbiamo l'intelligenza per godercelo, è come vivere costantemente all'inferno. Insomma, la gran corsa verso il progresso ci ha reso perennemente insoddisfatti e per di più stupidi, ammesso che le due cose non siano correlate.. non è il caso di adottare un nuovo modo di pensare e nuovi stili di vita orientati più sulla felicità che sul successo? E non sarà che l'essere umano non era nato per vivere di sopraffazione, di violenza, ma di piccole cose e di bellezza? Che valore ha anche il più ricco degli uomini se per la ricchezza ha perso la sua pace e il suo equilibrio interiore ? Ecco, questa è la riflessione che vorrei facessimo tutti oggi. Vi lascio un grande abbraccio e la mia pace 🙏
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