martedì 28 agosto 2007

Caro latte, caro libri…

Il “tesoretto” inventato da Prodi grazie alla lotta all’evasione fiscale ha registrato un’impennata di un miliardo di euro in più. Grazie ai vari giochi del lotto svariati miliardi di euro (vedi post su).
Non pago di questo, il governo ha pensato bene di tassare ora anche beni come il latte (in arrivo un +15%) ed i libri di scuola.
Mentre la protesta monta da parte dei consumatori e degli imprenditori, la gente si chiede a quando un sostanzioso contenimento dei costi della politica, tanto annunciato e visto dai politici come un “problema da risolvere”, e finora scarsamente attuato.
Ho letto delle dichiarazioni in merito da parte di due capitani dell’industria italiana, Illy e Biraghi. Il primo, produttore di caffè, rileva giustamente che l’impresa italiana non cresce perché è la più tassata d’Europa. Invece il magnate dell’industria casearia Braghi, anticipa che questa stangata sul prezzo di latte e derivati metterà in ginocchio tutto il settore.
E così mi è venuta in mente una frase che ho letto da qualche parte proprio pochi giorni or sono: “La terra ha risorse sufficienti per tutti quanti, ma limitate rispetto all’avidità di alcuni uomini”. Non aggiungo altro.

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