All'indomani della crisi di Governo:
- "L'Italia, un Paese dimenticato"
- "La classe politica italiana non è l'Italia migliore"
- "A me non interessa la decadenza di Berlusconi, interessa la decadenza dell'Italia"
Note di costume e società. Web diary of social cognizer.
Glen James, clochard che vive per le vie di Boston, nel Massachussett, trova uno zaino contenente 40.000 dollari, lo restituisce e per ricompensa ne riceve 110mila, grazie ad una donazione via Internet. "Non sono un disperato - afferma James senza scomporsi -: Dio si è sempre preso cura di me". Che bella questa notizia, nel mondo pieno di bassezze ed avidità dei potenti. Proprio vero che Dio rivela le cose più grandi ai più piccoli.
Oggi bella intervista su "Il Mattino" al filosofo Aldo Masullo, a proposito dell'ultima lettera di Papa Francesco a credenti e non credenti. "Il peccato è andare contro la propria coscienza" - dice il Papa - "e il discorso è valido anche per i non credenti". Ed ancora: "Cristo ci invita a diventare tutti figli di Dio. Cristo è la singolare figura della relazione, non dell'esclusione". Il filosofo Masullo, che ha in cantiere un libro proprio sul valore della relazione, riflette sulle parole cariche di significato di questo Papa così diretto, che con semplicità scuote e fa riflettere. Masullo infatti afferma: "Papa Francesco ha vissuto in Argentina l'insopportabilità del potere sulle vite private. Come Sant'Agostino e Lutero pone il valore fondante del Vangelo nella coscienza. Il peccato è la rottura della relazione con l'altro".
Dopo vent'anni si assiste quotidianamente in tivvù a trasmissioni politiche (quelle che, nel palinsento televisivo costano di meno) al chiacchiericcio sui guai di Berlusconi e su come salvargli la pelle dopo che è stato condannato per frode fiscale per una cifra stellare. Avvocati venduti che dicono che lui serve ancora in politica, per il 'rilancio dell'economia'... Quale? Quello che non c'è stato nei suoi 17 anni di dominio incontrastato, quando l'Italia è diventata la succursale di Mediaset?
«Basterebbe
che gli uomini credessero alla necessità di adempiere all’unico
comandamento dell’Amore, così come essi credono oggi alla necessità di
compiere questi o quei sacramenti, queste o quelle preghiere; basterebbe
che così come credono oggi alla necessità delle loro scritture, dei
loro templi, delle raffigurazioni incise sui calici, essi credessero che
esiste al mondo un solo santuario indubitabile,
l’uomo, e che l’unica cosa che l’uomo non può e non deve profanare e
offendere sia ancora e sempre l’uomo stesso, il portatore del principio
divino, e diverrebbero impossibili non soltanto le esecuzioni capitali e
le guerre ma anche tutte le violenze che l’uomo può fare all’uomo».